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In Vaticano musica e poveri protagonisti di un grande evento

Sono i poveri i protagonisti del concerto di Natale in Vaticano. Sono loro “i big” di questo evento che ogni anno riunisce tutti in Aula Paolo VI per celebrare Gesù che viene. Con la musica

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Sono i poveri i protagonisti del concerto di Natale in Vaticano. Sono loro “i big” di questo evento che ogni anno riunisce tutti in Aula Paolo VI per celebrare Gesù che viene. Con la musica. E con la voglia di stare insieme.

“Da anni abbiamo avuto questa idea, ossia che i poveri fossero presenti. Nei concerti di beneficenza si raccolgono i soldi per donarli ai poveri, a me piaceva che loro fossero lì per godere per primi della bellezza. Poi certo diamo loro le offerte che raccogliamo e organizziamo anche una cena. Ma questo non era sufficiente, perché i poveri hanno anima, cuori, sentimenti, vogliamo offrire loro la musica. Questa prima carità mi sembrava importante. La bellezza consola, incoraggia, offre luce”. Così sottolinea ad ACI Stampa Monsignor Marco Frisina, dal 1985 Maestro Direttore della Cappella musicale della basilica di San Giovanni in Laterano e “creatore” del Coro della Diocesi di Roma. Il compositore e biblista racconta questo evento di cui sarà direttore d’orchestra il prossimo 15 dicembre in Aula Paolo VI.

Appuntamento con la musica venerdì 15 dicembre 2023 alle ore 17:30, ci saranno circa 3000 posti riservati alle persone meno fortunate, compresi i senza fissa dimora, i migranti e coloro che vivono situazioni di disagio sociale.

“Questo è il 4 che noi facciamo, ne abbiamo fatti altri tre anni prima della pandemia, vediamo se riusciremo a farlo ogni anno. C’è una vasta organizzazione. La prima volta è stata con Daniel Oren, direttore d’orchestra israeliano, poi con Ennio Morricone e anche con Nicola Piovani. Mi piace farlo cosi, metà io e metà l’ospite, diventa un momento di condivisone e scambio, offrire alla gente un personaggio nuovo, presentare gli artisti al Papa, anche perché vengono con la loro famiglia. Hanno tanta voglia e desiderio di ricevere grazie spirituali”, dice ancora Monsignor Marco Frisina ad ACI Stampa.

Gli organizzatori ci tengono a sottolineare un aspetto: l’ingresso è libero. La partecipazione del pubblico al Concerto con i Poveri e per i Poveri è del tutto gratuita previa la compilazione obbligatoria del modulo presente sul sito internet ufficiale dell’evento (www.concertoconipoveri.org). I biglietti, inviati tramite e-mail, contengono un QR code univoco che dovrà essere mostrato in forma digitale o cartacea al controllo accessi il giorno stesso dell’evento.

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“È un modo per condividere con i poveri la bellezza della musica. È anche per rendersi conto che i poveri sono con noi. Partecipando a questo concerto in Vaticano si fa festa a loro. È una festa in cui loro sono in prima fila, gli altri dietro, sono loro gli ospiti d’onore. Ecco diciamo proprio così: il 15 dicembre sono loro gli ospiti d’onore, i poveri, i senzatetto, i carcerati”, ripete ancora il direttore del Coro della diocesi di Roma.

Protagonista sarà senza dubbio la musica. In programma una selezione dei capolavori di Mozart, Rossini e Tchaikovsky. “Ci sarà un po' di tutto, brani classici,di Mozart, ma soprattutto la musica tradizionale del Natale, io ho rielaborato diversi brani, come Tu Scendi dalle stelle, l’ho rielaborato per l’occasione. Ci sarà anche l’orchestra del Teatro dell’Opera, ci saremo tutti e speriamo di condividere durante il periodo del Giubileo altre cose. Insomma è bello, offrire, condividere, far vedere che la musica parla con tutti e a tutti”, aggiunge Frisina.

Monsignor Frisina non sarà da solo. Con lui ci sarà una donna, Speranza Scappucci, una direttrice d’orchestra e una pianista. “Ci tenevo che fosse una donna, non siamo abituati a vedere una donna direttore d’orchestra, poi abbiamo un bravissimo tenore Levy Sekgapane, lui viene dal Sud Africa, è rappresentato il mondo. Mi piace questa inclusività. Nel cammino sinodale la cosa più bella è riscoprire la diversità nel mondo, tutti insieme siamo nel mondo, quello che il Signore vuole è che noi camminiamo insieme, con persone di ogni tipo, cultura, perché come dice anche il Papa, il Vangelo è per tutti”, sottolinea il compositore ad ACI stampa.

“Credo che sia importante dare la possibilità a persone che normalmente non hanno la possibilità e potrebbero non aver mai assistito a un concerto dal vivo , di poter vivere questa esperienza. Significa dare loro la possibilità di scoprire qualcosa che non potrebbero non aver mai avuto la possibilità di conoscere e di passare un momento di condivisione attraverso il linguaggio universale che e’ la Musica, che può’ unire le persone in maniera incredibile – dice ad ACI stampa la direttrice d’orchestra Speranza Scappucci - La musica, è armonia, è complementarietà, è ascolto reciproco, collaborazione, successo solo se si dà ciascuno del proprio meglio: tutti valori di cui oggi, sia singolarmente che socialmente si ha estremo  e urgente bisogno. Per me sarà’ una emozione forte poter condividere con tutte le persone presenti le emozioni che la Musica può provocare”.

“La musica è un dono che Dio ci ha fatto per esprimere ciò che le parole non dicono. Come esprimere l’amore, i sentimenti, i ricordi, infatti se ci pensiamo la maggior parte delle canzoni sono d’amore. Il Signore ci ha dato questa opportunità per comunicare senza bisogno di parole, basta la musica. La musica consola, ci tiene compagnia, immaginiamo i malati, chi sta in ospedale, la musica unisce le persone diverse, le fa cantare insieme, la musica si fa sempre insieme. La musica ci eleva, ci solleva, ci porta in alto, al di sopra dei conflitti”, conclude infine il direttore d’orchestra che sarà protagonista del concerto di Natale anche il 17 dicembre a San Giovanni in Laterano.