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Papa Francesco, Gesù “dimostra il pudore di chi ascolta e agisce con sollecitudine”

Prima della preghiera dell’Angelus, Papa Francesco commenta il “modo meraviglioso di amare" di Gesù

Papa Francesco, Angelus | Papa Francesco durante l'Angelus | Vatican Media / YouTube Papa Francesco, Angelus | Papa Francesco durante l'Angelus | Vatican Media / YouTube

Di fronte al lebbroso che chiede aiuto, Gesù “non indugia in discorsi o interrogatori, tanto meno in pietismi e sentimentalismi. Dimostra piuttosto il pudore delicato di chi ascolta attentamente e agisce con sollecitudine, preferibilmente senza dare nell’occhio”. Papa Francesco descrive il “modo meraviglioso di amare” di Gesù prima della preghiera dell’Angelus, dopo la Messa di canonizzazione di Mama Antula, la prima santa argentina. Dopo l’Angelus, il Papa, in una giornata in cui si celebra anche la Giornata Mondiale del Malato, afferma che è “intollerabile” che ci son tante persone cui è negato il diritto alle cure e il diritto alla vita.

“Ci sono tante persone oggi  - ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus - alle quali è negato il diritto alle cure e il diritto alla vita. Penso a quanti vivono in povertà estrema e penso ai territori di guerra. Lì sono violati ogni giorno diritti umani fondamentali. È intollerabile. Preghiamo per la martoriata Ucraina, per la Palestina e Israele, preghiamo per il Myanmar e per tutti i popoli colpiti dalla guerra”.

È un giorno piovoso, ma questo non scoraggia diverse centinaia di pellegrini, rimasti dalla Messa per ascoltare le parole del Papa.

Papa Francesco parla dello stile di Gesù con chi soffre, fatto di “poche parole e fatti concreti”, e sempre “parla poco e alle parole fa seguire prontamente le azioni: si china, prende per mano, risana”.

Il Papa invita a immaginare e assimilare questo modo di agire di Gesù, pensando a “quando ci succede di incontrare persone che si comportano così: sobrie di parole, ma generose nell’agire; restie a mettersi in mostra, ma pronte a rendersi utili; efficaci nel soccorrere perché disposte ad ascoltare”.

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Papa Francesco sottolinea che “l’amore ha bisogno di concretezza, di presenza, di incontro, di tempo e spazio donati: non può ridursi a belle parole, a immagini su uno schermo, a selfie di un momento o a messaggini frettolosi. Sono strumenti utili, ma non bastano all’amore, non possono sostituirsi alla presenza concreta”.

Quindi, il Papa dà i soliti “compiti a casa”, cioè di guardarsi dentro e chiedersi, per esempio, “quand’è stata l’ultima volta che sono andato a visitare una persona sola o malata, o che ho cambiato i miei programmi per venire incontro alle necessità di chi mi domandava aiuto?”

Al termine dell’Angelus, Papa Francesco ricorda anche la canonizzazione del mattino di Mama Antula e la celebrazione della Giornata Mondiale del Malato che ci celebra oggi. “La prima cosa di cui abbiamo bisogno quando siamo malati è la vicinanza delle persone care, degli operatori sanitari e la vicinanza di Dio”, dice il Papa, ricalcando il tema della Giornata, ed esprime la vicinanza di tutta la Chiesa”.