"Umanizzare i rapporti in qualsiasi società, compresa la Chiesa, significa lavorare sodo per formare persone mature e coerenti che, ferme nella loro fede e nei loro principi etici, siano capaci di affrontare il male, testimoniando la verità a lettere maiuscole. Una società che non si basa su questi presupposti di integrità morale sarà una società malata, con rapporti umani e istituzionali pervertiti dall'egoismo, dalla sfiducia, dalla paura e dall'inganno". Papa Francesco lo ha scritto nel messaggio inviato al III Congresso latinoamericano in corso a Panama, il cui obiettivo è la promozione della cultura della cura e del rispetto dei diritti delle persone. Il tema: "Vulnerabilità e abuso. Verso una visione più ampia della prevenzione".

Il Papa fa riferimento all'incontro avuto con una delegazione del Consejo Latinoamericano del Centro de Investigación y Formación para la Protección del Menor" (Ceprome) in Vaticano e invita a guardare alla questione degli abusi "con gli occhi di Dio" e in dialogo con Lui per poter comprendere meglio il tema della vulnerabilità. E spiega che "In termini di prevenzione, il nostro lavoro deve senza dubbio mirare a sradicare le situazioni che proteggono coloro che si nascondono dietro la loro posizione per imporsi sugli altri in modo perverso, ma anche a capire perché sono incapaci di relazionarsi con gli altri in modo sano". Il richiamo di Francesco è ad impegnarsi a vivere e a formare il credente all'integrità, confidando nella forza del Signore.