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Note storiche, il dicastero per il dialogo interreligioso, frutto del Concilio Vaticano II

Dalla Nostra aetate alla preghiera di Assisi

Assisi 1986 |  | www.dicasteryinterreligious.va Assisi 1986 | | www.dicasteryinterreligious.va

Nel 1964 Paolo VI creò il Segretariato per i non Cristiani, frutto del lavoro per la Dichiarazione Conciliare Nostra Aetate che fu approvata nel 1965. Nel decreto istitutivo, il Papa dichiarava: “L’ardore della divina carità deve ispirare la Chiesa, che continua l’opera di Cristo, specialmente in questi giorni nei quali si sviluppano molte relazioni tra uomini di ogni razza, lingua e religione. Perciò, per nostra iniziativa… in virtù di questa lettera erigiamo e costituiamo uno speciale Consiglio o Segretariato per i non-Cristiani…”. L’evento di più alto profilo in cui fu coinvolto in questo tempo il Segretariato per i non Cristiani fu l’incontro di preghiera per la Pace ad Assisi nel 1986 voluto da Giovanni Paolo II. Nella città di san Francesco l’incontro di preghiera attirò 50 rappresentanti di comunità cristiane e 60 di altre religioni.

San Giovanni Paolo Il, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus del 28 giu, 1988, ne cambiò la denominazione in Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso. 

Il modo peculiare di Benedetto XVI nel condurre il dialogo interreligioso era “riflettere con gli altri” (Korner) con “una distintiva enfasi sulla verità” (Howard). Scrive il Pontefice nell’enciclica Caritas in veritate: “La ragione ha sempre bisogno di essere purificata dalla fede …  A sua volta, la religione ha sempre bisogno di venire purificata dalla ragione per mostrare il suo autentico volto umano. La rottura di questo dialogo comporta un costo molto gravoso per lo sviluppo dell’umanità”.

Oggi si chiama Dicastero per volere di Papa Francesco. Spesso accade che Papa Francesco nei suoi scritti e discorsi tratti tematiche attinenti al dialogo Interreligioso e alla fratellanza umana.

Lo scopo del Dicastero per il Dialogo Interreligioso è favorire e regolare "i rapporti con i membri e i gruppi delle religioni non cristiane, ad eccezione dell'ebraismo la cui competenza spetta al Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Tra gli altri compiti, opera affinché il dialogo con i seguaci di altre religioni si svolga in modo adeguato; promuove una vera ricerca di Dio; favorisce studi e conferenze per sviluppare informazioni vicendevoli e stima reciproca; aiuta le Chiese locali nell'impegno per il dialogo interreligioso". Del dicastero fa parte la Commissione per i Rapporti Religiosi con i Musulmani che fu istituita da San Paolo VI il 22 ott. 1974 come organismo distinto ma collegato al Segretariato per i non Cristiani, ora Dicastero per il Dialogo Interreligioso.

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Il suo scopo è quello di promuovere e stimolare i rapporti religiosi tra musulmani e cattolici con l'eventuale collaborazione di altri cristiani. Nel quadro di tali competenze la Commissione è anche a disposizione degli organismi interessati per informarli e aiutarli a realizzare i loro compiti.