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Ecco chi è il primo successore dell’eparchia di San Giovanni XXIII in Bulgaria

Eretta nel 2019, l’eparchia è la casa dei cattolici di rito bizantino a Sofia. Va in pensione il vescovo Proykov, primo esarca. Ecco chi gli succede

Proykov, Valov | L'eparca Hristo Proykov presenta il nuovo eparca Petko Valov, Sofia, 8 aprile 2024 | Darik News Proykov, Valov | L'eparca Hristo Proykov presenta il nuovo eparca Petko Valov, Sofia, 8 aprile 2024 | Darik News

È un giovane vescovo poliglotta e diplomato in odontotecnica il secondo eparca dell’Eparchia di San Giovanni XXIII a Sofia. Petko Valov, classe 1966, nato in una famiglia cristiana, è stato scelto da Papa Francesco lo scorso 8 aprile per prendere il posto del vescovo Hristo Proykov, primo eparca da quando l’eparchia era stata eretta, e prima ancora, dal 1995 al 2019 esarca apostolico per i cattolici di rito bizantino, che ha 78 anni e ha dunque superato da tre anni l’età della pensione. Valov sarà ordinato vescovo nei prossimi tre mesi.

Comincia così una nuova fase per l’eparchia dedicata a San Giovanni XXIII, chiamata, dopo la sua erezione nel 2019, a dare un nuovo slancio. Valov ha davanti a sé diversi anni di episcopato, e sarà chiamato a dare forza e visione ad una eparchia che è casa per circa 10 mila battezzati e che conta appena 17 parrocchie, in uno Stato a stragrade maggioranza ortodossa.

Valov ha studiato filosofia presso il Pontificio Collegio Urbano e Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Sacerdote dal 1997 per l’esarcato di San Giovanni XXIII, era dal 1999 parroco della Dormitio Virginis nel villaggio di Novo Delchevo.

Dal 2008, è delegato della Chiesa Cattolica presso il Consiglio Nazionale delle Comunità Religiose in Bulgaria, dal 2009 cancelliere dell’esarcato (poi eparchia), dal 2013 delegato del Consiglio Esecutivo della Fondazione Caritatevole diocesana “Natale del Signore per le ragazze bulgare”.

Dal 2020, Valov è segretario della Conferenza Episcopale Interrituale Bulgara, conferenza episcopale che comprende sia i vescovi di rito latino che l’esarca per i fedeli di rito bizantino, l’unico che abbia sede a Sofia, nella capitale. Dal 2022 è presidente del Consiglio Governativo della Caritas Sofia.

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L’eparchia eretta nel 2019 è una struttura in perfetta continuità con l’esarcato stabilito nel 1926.

Significativamente, l’eparchia è stata dedicata a San Giovanni XXIII. Fu infatti Angelo Giuseppe Roncalli a riorganizzare la struttura ecclesiastica bulgara. Quello che sarebbe diventato “il Papa buono” trascorse in Bulgaria quasi un decennio (dal 1925 al 1934) come delegato apostolico, con il compito di organizzare il gregge cattolico e allo stesso tempo curare i rapporti con il mondo ortodosso. Fu sotto i suoi auspici che fu costituito l’esarcato apostolico di Sofia per i fedeli di rito bizantino nel 1926, come erede dei vicariati apostolici di Tracia e Macedonia, che erano stati istituiti nella seconda metà dell’Ottocento.

E non è un caso che il decreto di elevazione ad eparchia sia stato reso noto l’11 ottobre, festività di San Giovanni XXIII, che ancora viene ricordato a Sofia come “il Papa bulgaro”.