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Papa Francesco: “La teologia è preziosa nel cambiamento di epoca che stiamo vivendo”

Il papa incontra la Rete Internazionale delle società di teologia cattolica. Il ruolo della teologia, la riscoperta delle sue radici sapienziali sono le chiavi del suo discorso

Papa Francesco | Papa Francesco durante una udienza | Vatican Media Papa Francesco | Papa Francesco durante una udienza | Vatican Media

In questo cambiamento di epoca, la teologia “è preziosa”, e lo è in particolare in “società multietniche in continua mobilità, con interconnessione di popoli, lingue e culture diverse da orientare, con consapevolezza critica, verso la costruzione di una convivenza nella pace, nella solidarietà e nella fratellanza universale e nella cura della nostra casa comune”. Lo dice Papa Francesco ricevendo i teologi della Rete Internazionale della Società di Teologia Cattolica, In un intervento consegnato, ma non pronunciato.

Fondata nel 1996, la rete è composta da 30 Società di Teologia cattolica da tutto il mondo, ed ha l’obiettivo di fornire una piattaforma globale per lo scambio e il supporto tra le Società di Teologia Cattolica nel Mondo, e in particolare nel Sud Globale.

Nel suo discorso, Papa Francesco sottolinea che “la teologia è un prezioso ministero ecclesiale”, e afferma che “abbiamo bisogno della teologia perché le sfide poste dal progresso tecno-scientifico – pensiamo all’intelligenza artificiale – costringono oggi a ‘mettersi insieme’ per comprendere cosa è umano, cosa è degno dell’uomo, cosa nell’uomo è irriducibile, perché divino, cioè immagine e somiglianza di Dio in Cristo”.

Il Papa rimarca che “la teologia deve potersi fare compagna di strada delle scienze e di tutti i saperi critici”, e per questo indica tre direttrici per lo sviluppo teologico: la fedeltà creativa alla tradizione, la transdisciplinarietà e la collegialità. Secondo il Papa, questi sono “gli ingredienti essenziali della vocazione del teologo cattolico nel cuore della Chiesa”.

Papa Francesco sostiene che i teologi devono “scoprire le giuste vie di accesso per l’inculturazione della fede”, perché la tradizione “è vivente e allora deve crescere, incarnando il Vangelo in ogni angolo della terra e in tutte le culture”, perché “il Vangelo annuncia l’evento di Gesù morto e risorto ed è sapienza di vita per tutti: è il sapere per l’esistenza umana, la cui luce entra nelle fibre di tutta la realtà indagata dalle scienze”.

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Papa Francesco si sofferma anche sulla trandisciplinarietà, che “non è una moda del momento”, ma piuttosto “una esigenza della scienza teologica,” chiamata a mettersi in ascolto “delle scoperte degli altri saperi per approfondire le dottrine della fede, mentre offre la sapienza cristiana per lo sviluppo umano delle scienze”.

Ma questo servizio ha bisogno sia di collegialità e sinodalità del cammino di ricerca, ma anche la riscoperta del carattere sapienziale della teologia. Nota Papa Francesco che “ Benedetto XVI chiedeva giustamente a tutte le scienze di allargare i confini della razionalità scientifica in senso sapienziale”, aggiunge che “questo allargamento deve avvenire anche nella teologia, perché sia sapere critico per la vita di ogni essere umano e del Popolo di Dio, unendo scienza e virtù, ragione critica e amore”.