La Messa all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana presieduta dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ha dato il via stamane alla terza giornata di lavori della 79/ma Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Il nostro mondo – ha detto il Presidente della CEI nell’omelia - è deformato dall’onnipotenza dell’io, dal perseguire stoltamente i propri affari, attività che enfatizza e deprime. Questi poi facilmente animano le discussioni infinite su chi è il più grande, spingono ad affermare e verificare la propria considerazione, ad occupare i primi posti nelle sinagoghe o moltiplicare i saluti nelle piazze, antesignani dei digitali link. Le passioni dell’io senza l’amore per Dio e per il prossimo finiscono per farci dimenticare il nostro limite e rendono sconsiderati perché siamo sempre vapore che appare per un istante e poi scompare, come tante esaltazioni che lasciano l’amaro del fallimento, della disillusione. Quanti semi di odio, di ignoranza, di insoddisfazione crescono nel cuore delle persone quando viene cancellato il limite stesso, illudendo di trovare sé stessi nell’arroganza e non nell’umiltà, nell’affermazione di sé e non nel dono di sé”.

“Lo Spirito soffia dove vuole e può manifestarsi in modi inaspettati e attraverso persone che non fanno necessariamente parte della nostra comunità ecclesiale. Le nostre comunità – ha concluso il Cardinale Zuppi – incontrano tanti uomini e donne, anche tanti giovani, che aiutano, che vogliono aiutare, mettersi in gioco. Fa parte della nostra missione profetica anche questo: riconoscere questi semi di bene e aiutarli a crescere, a incontrarci e incontrare Gesù, perché non siano soffocati dal maligno o semplicemente dispersi perché non amati e resi preziosi”.