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Papa Francesco e il criterio dell'amore: "Chi ama vive, chi odia muore"

L'Angelus di oggi del Papa

Angelus |  | Vatican Media / ACI group Angelus | | Vatican Media / ACI group

"Oggi il Vangelo della liturgia ci parla di Maria e Giuseppe che portano il bambino Gesù al Tempio di Gerusalemme. Secondo la Legge lo presentano nella dimora di Dio, per ricordare che la vita viene dal Signore. E mentre la Santa Famiglia compie ciò che nel popolo d’Israele si faceva sempre, di generazione in generazione, succede qualcosa che non era accaduto mai", queste le prime parole di Papa Francesco nell'Angelus di oggi in Piazza San Pietro.

"Davvero Dio è presente in mezzo al suo popolo: non perché abiti tra quattro mura, ma perché vive come uomo tra gli uomini. Nella vecchiaia di Simeone e Anna accade la novità che cambia la storia del mondo", continua il Papa prima di recitare la preghiera mariana.

"Quando Simeone prende in braccio il bambino lo chiama in tre modi bellissimi, che meritano una riflessione. Gesù è la salvezza; Gesù è la luce; Gesù è segno di contraddizione", dice il Papa che poi li spiega.

"La salvezza universale concentrata in uno solo! - continua il Pontefice - secondo aspetto: Gesù è "luce per illuminare le genti", "Come sole che sorge sul mondo, questo bambino lo riscatterà dalle tenebre del male, del dolore e della morte. Quanto abbiamo bisogno, anche oggi, di questa luce!".
Infine Gesù è il segno di contraddizione perchè "Gesù rivela il criterio per giudicare tutta la storia e il suo dramma, e anche la vita di ognuno di noi. Questo criterio è l’amore: chi ama vive, chi odia muore", spiega ancora il Pontefice. "Io, che cosa attendo nella mia vita? Qual è la mia grande speranza?", queste le domande che il Papa lascia ai pellegrini e a noi tutti questa domenica.

Subito dopo la preghiera mariana il Papa passa ai consueti saluti. "Oggi in Italia si celebra la Giornata della Vita, mi unisco ai vescovi italiani nell'esprimere riconoscenza alle famiglie che accolgono il dono delle vita e incoraggiare le giovani coppie, saluto il Movimento per la Vita italiano che compie 50 anni", dice il Papa.

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Poi il ricordo dell'appuntamento di domani, il summit internazionale sui diritti dei bambini. Papa Francesco parteciperà e ricorda che questa sarà "un'occasione unica per portare al centro dell'attenzione del mondo le questione più urgenti che riguardano la vita dei piccoli".

"Ribadisco il no alla guerra che distrugge e induce a disprezzare la vita. Rinnovo appello ai governatori di fede cristiana", chiedendo massimo impegno per i negoziati per la pace. Il pensiero finale del Papa.