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Mirabile dictu, al Film festival vincono le storia di grande trasformazione e conversione

Oggi la premiazione a Mentone, ma dal prossimo anno si torna in Vaticano

Un fotogramma del documentario vincitore |  | Mirabile Dictu
Un fotogramma del documentario vincitore | Mirabile Dictu
Un fotogramma del film  “Jorge da Capadócia” |  | Mirabile Dictu
Un fotogramma del film “Jorge da Capadócia” | Mirabile Dictu
I premi |  | Mirabile dictu
I premi | Mirabile dictu

Il film “Aydinlar” di Muzaffarkhon Erkinov e Muzaffar Karabayev dell' Uzbekistan ha vinto la XVI edizione dell’International Catholic Film Festival “Mirabile Dictu”  che nell’Anno del Giubileo della Speranza, il Festival ha avuto come filo conduttore di tutte le opere finaliste il tema della Speranza e della Redenzione.

Il film è ambientato nella regione del Lago d’Aral, racconta la storia di Seyit, che vive a Muynak, città in rovina a causa del prosciugamento del Lago. Seyit cresce insieme al nonno Nurpeis, che gli racconta storie sul mare. A causa della mancanza di lavoro, Seyit sarà costretto a lasciare Muynak per cambiare il suo destino. A spingerlo è soprattutto la decisione della sua amata Kizlargul di sposare il benestante Maman. Seyit lavorerà come capitano di nave in Egitto. Sei anni dopo, quando riceve il messaggio della morte del nonno, torna nella sua città natale, trovandola profondamente trasformata.

Oggi si conclude al Palais des Ambassadeurs di Mentone la rassegna cinematografica ideata nel 2010 dalla regista e produttrice Liana Marabini per dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari, docu-fiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono valori morali universali e modelli positivi, il Festival è nato sotto l’Alto Patronato del Pontificio Consiglio per la Cultura, oggi Dicastero per la Cultura e l’Educazione.

Il premio per il miglior Regista  è andato a Alexandre Machafer per “Jorge da Capadócia” (Brasile); miglior Cortometraggio “Anniversary” di Kristóf Szalay (Ungheria); miglior Documentario “I Hope for Heaven” di Daniele Pignatelli (Italia). “I Hope for Heaven” di Daniele Pignatelli racconta la storia di tre detenuti nel carcere di massima sicurezza di Opera (Milano), tre detenuti responsabili di omicidi, Ciro, Giuseppe e Cristiano, realizzano artigianalmente, con le loro mani un tempo macchiate di sangue, ostie che vengono consacrate nelle chiese di tutto il mondo, diventando così il corpo di Cristo. Il loro sogno è consegnarle personalmente a Papa Francesco, al quale scrivono una lettera.

Ai vincitori decretati dalla Giuria internazionale presieduta da Maria Pia Ruspoli Italia, e composta e composta dall’attore Rupert Wynne-James, dal giornalista Luca Caruso, dal produttore Geoffrey d’Adhémar e dallo sceneggiatore Elliott Harper viene conferito il Pesce d’Argento, ispirato al primo simbolo cristiano. La statuetta consegnata ai vincitori da quest’anno si rinnova e viene realizzata dall’artista americana Kim Boulukos.

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3.284 le opere candidate per questa edizione, da cui sono stati selezionati i film finalisti, che provenivano da dieci Paesi diversi: Brasile, Bulgaria, Croazia, Filippine, Iran, Italia, Stati Uniti, Uganda, Ungheria, Uzbekistan.

Il Premio della Capax Dei Foundation per l’evangelizzazione a “The Jews of Lackenbach” di Norbert Blecha un documentario che racconta la commovente storia di una comunità un tempo fiorente, prima che i suoi abitanti ebrei fossero costretti a fuggire a causa della persecuzione nazionalsocialista. Il documentario indaga l’esperienza di quanti riuscirono a fuggire dall’Austria e di coloro che morirono nell’Olocausto. Al centro della storia c’è la memoria collettiva di quella che un tempo era la più grande comunità ebraica del Burgenland: come ricordano Lackenbach i discendenti degli ebrei allora residenti? E come hanno reagito gli odierni abitanti di Lackenbach a questa storia? Basato sulle storie avventurose dei tre protagonisti, il film delinea il luogo di desiderio che la città rappresenta oggi per i discendenti degli ebrei di allora.

L’anno prossimo il Festival ritornerà a svolgersi in Vaticano.

 

 

 

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