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Papa Francesco, il volontariato è profezia e segno di speranza

Nel testo delle riflessione domenicale il Papa ringrazia i medici e chi assiste i malati

Il Giubileo dei Volontari |  | Daniel Ibanez/ EWTN Il Giubileo dei Volontari | | Daniel Ibanez/ EWTN

"Nelle nostre società troppo asservite alle logiche del mercato, dove tutto rischia di essere soggetto al criterio dell’interesse e alla ricerca del profitto, il volontariato è profezia e segno di speranza, perché testimonia il primato della gratuità, della solidarietà e del servizio ai più bisognosi".Il testo della riflessione che il Papa in genere propone prima della recita dell' Angelus di mezzogiorno ancora una volta è solo un testo consegnato. Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio per un polmonite bilaterale, sta leggermente meglio dicono i medici, ma la prognosi è riservata. Due giorni fa ha registrato un brevissimo messaggio di ringraziamento per le preghiere in spagnolo. Ma si sentiva una grande fatica nel respiro perché il Papa è tutto il giorno in terapia di ossigeno in varie modalità.

Oggi pomeriggio iniziano gli Esercizi Spirituali della Curia Romana, ma il Papa non ci sarà ovviamente e si unirà in "Comunione spirituale".

Il messaggio domenicale però arriva. Anche perché oggi si celebra il Giubileo del mondo del Volontariato.

Il Papa parla di Quaresima e Giubileo e ovviamente di volontariato, come quello negli ospedali ad esempio: "nel mio prolungato ricovero qui in Ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore. E mentre sono qui, penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore. Abbiamo bisogno di questo, del “miracolo della tenerezza”, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore".

E da qui il grazie per "tutti coloro che mi stanno mostrando la loro vicinanza nella preghiera: grazie di cuore a tutti! Prego anch’io per voi. E mi unisco spiritualmente a quanti nei prossimi giorni parteciperanno agli Esercizi spirituali della Curia romana".

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E dalla camera d'ospedale il Papa non dimentica i tanti drammi del mondo. "Insieme- scrive- continuiamo a invocare il dono della pace, in particolare nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, nel Libano e nel Myanmar, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. In particolare, ho appreso con preoccupazione della ripresa di violenze in alcune zone dellaSiria: auspico che cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose della società, specialmente dei civili".

E conclude: "Vi affido tutti alla materna intercessione della Vergine Maria. Buona domenica e arrivederci!"