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La Resurrezione non è un’idea. E’ un fatto accaduto realmente. Pasqua di Resurrezione

Il commento al Vangelo domenicale di S. E. Mons. Francesco Cavina

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Questa notte non è una notte qualunque. È la Notte, la più luminosa della storia. La notte in cui la luce ha spezzato le tenebre, in cui la vita ha trionfato sulla morte, in cui Dio ha risposto in modo definitivo al bisogno di salvezza dell’umanità. Il Vangelo ci ha condotti con le donne al sepolcro, ancora immerse nel dolore del Venerdì Santo. Ma quel luogo di morte, sorprendentemente, si rivela vuoto. Due uomini “in abito sfolgorante” appaiono loro, e pronunciano parole che ancora oggi scuotono il cuore:“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?

Questa domanda non appartiene solo al passato. Non è rivolta solo a loro. È anche per noi, stanotte. Chi siamo venuti a cercare? Un ricordo? Un rito antico? Un’emozione? Una tradizione che si ripete ogni anno? Oppure siamo qui per lasciarci raggiungere da una notizia che riscalda il cuore, che cambia la vita? Siamo qui per accogliere l’annuncio che ha cambiato la storia del mondo?

 Gesù di Nazareth, il Crocifisso, Non è qui. È risorto.”! La resurrezione non è un simbolo, un’idea. E’ un fatto. Accaduto realmente. Nel tempo. Nella storia. Donne e uomini che lo hanno visto morire in modo atroce, Lo hanno incontrato, vivo. Lo hanno toccato. Hanno parlato e mangiato con Lui. E da quel giorno, nulla è più come prima. Perché se Cristo è risorto…allora la morte non ha più l’ultima parola. Il peccato è perdonato. La speranza è rinata. San Giovanni Crisostomo gridava:Cristo è risorto, e tu non sei più schiavo della morte! Linferno ha perso il suo potere, la vittoria è del Vivente!”  

Viviamo giorni faticosi. Tempi segnati da stanchezza, da incertezze, da una fede che sembra venire meno. Ma non siamo soli. Cristo - come scrive Origene -   cammina con noi come un Viandante. La fede cristiana, quindi, non è prima di tutto una morale da osservare, ma un incontro con il Risorto. Non un elenco di doveri, ma una relazione profonda con il Signore che ci ha amati fino alla croce, e che ora ci chiama a vivere con Lui una vita nuova.

Fratelli e sorelle, stanotte è tempo di ricominciare. Tempo di tornare all’essenziale. Di rimettere al centro Gesù, il Vivente, presente nell’Eucarestia, nella Parola che ci parla, nei volti dei fratelli. Ripartiamo con lo sguardo fisso su di Lui che vive e regna, ieri, oggi e per sempre.

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Cristo è risorto. È veramente risorto. Alleluia!