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Cosa succede quando un Papa muore durante il Giubileo?

C’ un solo altro caso di un Papa morto durante il Giubileo. Era Innocenzo XII, nel 1700

Innocenzo XII | La caduta di Innocenzo XII dopo l'elezione nel 1691 in una stampa dell'epoca | PD Innocenzo XII | La caduta di Innocenzo XII dopo l'elezione nel 1691 in una stampa dell'epoca | PD

C’è un solo altro caso di un Papa che ha indetto un Giubileo e non ha vissuto tanto a lungo da terminarlo. Ed è il caso di Innocenzo XII, che morì verso la fine del 1700, quarto anno giubilare del suo pontificato dopo i tre Giubilei straordinari. Era un periodo di “cambiamento di epoca”, proprio come quello che Papa Francesco ha descritto. C’è poi stato anche un Giubileo senza Papa, ma si deve andare ancora più indietro nel tempo: è il Giubileo del 1350, quando il Papa si trovava ad Avignone, in Francia, nel periodo che è stato conosciuto in seguito come “cattività avignonese”.

Papa Francesco è dunque il secondo Papa nella storia a morire durante un Giubileo. È un anno, questo 2025, che Papa Francesco ha voluto dedicare alla speranza, nel mezzo di una terza guerra mondiale a pezzi che lui non manca di denunciare. Ma è anche un anno che dovrebbe rappresentare il culmine della riforma di Papa Francesco, chiamato dodici anni fa a riformare la Chiesa.

La storia dirà se ci è riuscito. Ma la storia ci dice che anche quel 1700 era un tempo di ricchi cambiamenti. Dopo gli anni luccicanti del Barocco e della Controriforma, le prime innovazioni scientifiche e tecnologiche stavano per portare alla prima rivoluzione industriale. Il barocco fu sostituito dal neoclassicismo, e l’Italia divenne una tappa privilegiata dei Grand Tour, dei grandi viaggi alla scoperta dei classici. Roma era infatti stata il centro dell’antichità latina e dello splendore del Rinascimento.

Questo è il contesto in cui ha luogo il giubileo del 1700. Fu proclamato da Papa Innocenzo XII, che era stato eletto Papa nel 1691, a 76 anni. Il Giubileo ordinario del 1700 era il quarto giubileo indetto da Papa Innocenzo. Ne indisse uno nel 1691, all’inizio del pontificato, quindi proclamò un altro anno straordinario nel 1693 e infine ne convocò un altro nel 1695 per invocare la pace dei principi cristiani. 

Innocenzo XII è ricordato come un Papa illuminato, protettore delle arti, promotore di missione delle Chiese, fondatore dell’ospizio di San Michele  a Ripa, una struttura che ospitava quattro classi di persone: i poveri vecchi, le miserabili vecchie, i poveri ragazzi e le povere zitelle orfane.

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La bolla di indizione del Giubileo del 1700, il sedicesimo giubileo ordinario, si chiamava Regi Saeculorum. La bolla chiedeva che in città ci fosse un clima di preghiera e di pellegrinaggio. Innocenzo XII era già malato all’inizio del Giubileo, affetto da podagra, e per questo non poté presidere il rito dell’apertura della Porta Santa.

Tra i pellegrini a Roma c’erano anche reali, come la Regina di Polonia Maria Casimira, o il Granduca Cosimo III de’ Medici. Fino a settembre arrivarono moltissimi pellegrini. La sola Confraternita della Santissima Trinità ne accolse 300,000, numero enorme per l’epoca. L’ospitalità era finanziata anche dal Papa, ch destinava allo scopo gran parte delle elemosine dei fedeli.

Il 27 settembre 1700, però, Innocenzo XII morì a 85 anni. Era la prima volta che un Papa moriva durante il Giubileo. Il suo successore, Clemente XI, fu eletto solo due mesi dopo.

Così, a causa del lutto e della sede vacante, l’afflusso di pellegrini diminuì. Clemente XI riprese il cammino riformatore tracciato da Innocenzo XII. Dovette anche fronteggiare una alluvione, che rese impraticabile la Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, e anche molte strade di Roma. Clemente XI concesse l’indulgenza plenaria a tutti i pellegrini che partecipavano al rito di chiusura di una delle porte sante.

Se il Giubileo del 1700 fu caratterizzato dalla morte di Papa Innocenzo, il secondo Giubileo della storia, nel 1350, fu celebrato a Roma senza Papa.

Come si sa, fu Papa Bonifacio VIII a istituire il primo giubileo della storia, nel 1300. All’epoca, fu stabilito che i Giubilei ordinari avessero luogo ogni cinquanta anni. Ma cinquanta anni dopo era avvenuto un cambiamento epocale: Bonifacio VIII era morto nel 1303, il suo successore, Benedetto XI, muore appena otto mesi dopo, e arriva sul trono papale Clemente V, francese di nascita, decide di spostare provvisoriamente la sede papale in Francia, ad Avignone, perché Roma era ormai considerata pericolosa. I Papi risiederanno lì fino al 1377.

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Lo spostamento della Corte Papale ad Avignone lascia Roma nel caos. La città si spopola, mentre vari clan rivali cominciano a contendersene la gestione. Nel 1348, Roma è anche colpita dalla grande epidemia di peste, come succede in tutto il resto di Europa. nel 1349, la città è colpita da un violento terremoto, che distrugge il campanile della Basilica di San Paolo fuori le Mura e danneggia la Basilica di San Giovani in Laterano e di San Pietro, nonché il Colosseo, l’Arco di Costantino, la Basilica di Massenzio e il Pantheon.

È questo lo sfondo che porta all’inizio del secondo Giubileo della cristianità nel 1350. Resterà l’unico giubileo della storia in cui si andrà pellegrini in una Roma privata dal Papa. Una città fantasma, che si doveva risollevare dalla crisi del papato, dalla peste e dal terremoto.

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