Roma , lunedì, 19. maggio, 2025 14:00 (ACI Stampa).
“Fra Mario è stato un uomo del sorriso, capace di portare pace ed il calore dell’amore di Dio anche nelle realtà più semplice. E’ un grande momento di festa per la nostra Provincia agostiniana d’Italia, perché questo nostro confratello è stato riconosciuto a livello diocesano per le sue virtù di santità; ora compete al dicastero delle cause dei santi studiare quanto è stato raccolto, mentre a noi spetta pregare per lui e far conoscere questa figura di uomo del sorriso che ha saputo portare la pace ed il calore dell’amore di Dio anche nelle realtà più semplici”: così le parole del priore degli Agostiniani della provincia d’Italia, padre Gabriele Pedicino, hanno concluso, venerdì 17 maggio, la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione di fra Mario Gentili, religioso dell’Ordine Agostiniano al termine della concelebrazione eucaristica, officiata dal vescovo della diocesi di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, a cui ha partecipato il segretario generale del Celam (Consiglio Episcopale Latino Americano e Caraibico) e vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Cuzco, monsignor Lizardo Estrada Herrera, agostiniano ed amico di papa Leone XVII: “Sono venuto in Italia per papa Leone XIV, che è stato il mio professore e il mio formatore negli anni in cui sono stato nel seminario. Conosco padre Prevost da 25 anni; quindi non esserci a questa celebrazione eucaristica di inizio pontificato sarebbe stato uno ‘sgarbo’ eppoi riparto per la Colombia”.
Conclusa la celebrazione eucaristica monsignor Lizardo Estrada Herrera ha espresso la sua gioia per questa visita alla basilica di san Nicola da Tolentino: “Provo una grande gioia nell’aver potuto prendere parte a questa cerimonia di chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione: fra Mario ha saputo trasmettere con la sua opera la misericordia e l’amore di Dio. Dopo l’elezione di papa Leone XIV è un momento di grande felicità per la famiglia agostiniana: frà Mario è stato un modello di santità”.
Al termine dei saluti abbiamo chiesto alcuni minuti di disponibilità per farci raccontare l’elezione a papa del card. Robert Francis Prevost: “E’ una sorpresa molto bella. Per noi è veramente un’allegria. E’ un dono. Quindi è stata una sorpresa, anche se nel mio cuore lo desideravo. Quando lo hanno nominato nelle nostre comunità è scoppiata la gioia: tanta emozione per la sorpresa”.
Papa Leone XIV è stato anche suo professore: come era da professore?
“E’ stato un bravo docente, perché ascolta molto ed aiuta tutti; non rifiuta mai alcuna amicizia. Io l’ho conosciuto quando ero studente a Trujillo. ÈE’stato mio professore di patristica, diritto canonico. Era bravo. E’ una benedizione averlo avuto come docente: aveva equilibrio, ascolto, prudenza, capacità di far venir fuori i talenti dalla persona. Ci sono stati tanti seminaristi che si sono formati con lui ed hanno un affetto speciale per lui”.