Città del Vaticano , martedì, 2. settembre, 2025 14:00 (ACI Stampa).
A Milano una piazza in particolare “parla” di Carlo Acutis. Si tratta di Piazza Niccolò Tommaseo, una piazza elegante, che a marzo esplode di fiori primaverili. Qui, a pochi passi l’uno dall’altra, si trovano la sua scuola primaria e secondaria e la sua parrocchia, Santa Maria Segreta. La preside della sua scuola elementare di allora era Suor Miranda Moltedo, che abbiamo raggiunto a Milano, nella scuola dove insegna adesso, l'Istituto Marcelline a Quadronno. Suor Miranda racconta ad ACI stampa / EWTN Vatican i primi anni scolastici di Carlo, i ricordi di quel bambino semplice, ma speciale e cosa insegna a ricordare oggi ai più piccoli.
Suor Miranda come era Carlo Acutis alle elementari?
Era un bambino tranquillo, di quei bambini buoni, non dico invisibili, ma non dava problemi, non era esagitato, non aveva neanche una strana situazione familiare. Era un bambino del tutto normale, chi conta sono i genitori a quell’età e da questo bambino si poteva capire che la sua era una famiglia molto, molto normale, affettuosa. Era sicuramente una famiglia benestante, ,ma il bambino veniva a scuola con i suoi vestitini non strani, non originali. Tutto regolare, diciamo. I genitori non insistevano per nulla, erano molto discreti cosa molto piacevole per una scuola che i genitori siano sereni, siano discreti e non facciano strane richieste. La famiglia di Carlo era molto normale, molto serena.
Ha un ricordo particolare legato al piccolo Carlo?
Ecco, dal punto di vista religioso ho soltanto un episodio, una cosa un pò particolare che posso raccontare, perché tra l'altro è la prima e l'unica volta che mi è capitata una cosa così. La mamma un giorno è venuta con un libro di religione in mano dicendo “Suora, guardi, questo libro è molto bello, provi a vedere se può andar bene per i bambini. Quasi incoraggiandomi ad accettare questo libro. Allora io l'ho sfogliato, l'ho guardato bene, ho letto i contenuti e mi è sembrato un pò difficile per i bambini di quell'età, ma capivo che la signora ci teneva al libro. C’era un buon interesse, sacrosanto di una buona formazione religiosa per tutti i bambini, non solo per suo figlio. E lei ha detto “e sì, sì Miranda, forse è troppo difficile”. Allora io l'ho restituito alla signora Acutis con un bel sorriso dicendo “Mi spiace, ma noi abbiamo già il nostro libro di religione”.




