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Note storiche, la presa di possesso del nuovo vescovo di Roma della Cattedra del Laterano

Le tre "stationes" nella basiliche Papali

L'Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi |  | Lev
L'Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi | Lev
L'Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi |  | Lev
L'Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi | Lev

"Per esprimere fisicamente il legame inseparabile della Chiesa di Roma con l'Apostolo delle Genti, insieme al Pescatore di Galilea, nello stesso giorno o comunque appena possibile, il nuovo Papa si reca nella Basilica di San Paolo sulla Via Ostiense, per venerare il 'Trofeo' dell'Apostolo Paolo".

L'Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi introduce così le tre tappe o "stazioni" che completano liturgicamente l'inizio del Pontificato.

L'Ordo, testo ormai introvabile e mai ristampato dal 2005, è stato creato per dare una struttura definitiva ad una serie di consuetudini liturgiche che segnano appunto l'inizio di un Pontificato.

Il momento più significativo è la "presa di possesso" della Cattedra a San Giovanni in Laterano, dove Papa Leone XIV è atteso domenica prossima 25 maggio nel pomeriggio.

Fino a Paolo VI e soprattutto con Giovanni XXIII si parlava di "incoronazione". E  il rito pontificio del "possesso" della Cattedrale è stato concepito come un'altra realtà, rispetto all'Incoronazione: per Giovanni XXIII avvenne venti giorni dopo, il 23 novembre 1958 e per Paolo VI, oltre quattro mesi dopo il 10 novembre 1963.

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Nell' Ordo del 2005 i processi rituali sono simili in tutto, eccetto nel fatto rilevante che Papa Giovanni XXIII "assistette" alla Celebrazione dell'Eucaristia, presieduta dal Cardinale Arciprete della Basilica Lateranense, mentre Papa Paolo VI celebrò lui stesso la Messa. Senza entrare in dettagli liturgici oggi è ovviamente cambiato molto.

Nel caso di Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II l'attuazione della lettera e dello spirito della riforma liturgica conciliare sono alla base della riforma del "Rito dell'incoronazione" delle sue trasformazioni semantiche e rituali.

Prima di San Giovanni però c'è la statio a San Paolo. Leone XIV ci sarà domani, martedì 20 maggio, nel pomeriggio. Il Papa ricorda anzitutto la presenza di Paolo a Roma, citando le parole stesse della lettera indirizzata dall'Apostolo ai Romani. Dopo una sua esortazione ai presenti, il Papa conclude la sosta di preghiera con la recita del 'Padre nostro' e la Benedizione.

La terza statio è appunto la messa a San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. La "presa di possesso " della Cattedra significa emblematicamente il compito del Vescovo nella Chiesa a lui affidata come Pastore, ma con una sollecitudine che lo fa attento a tutte le Chiese e il Papa come successore di Pietro, è preposto da Cristo sugli altri Apostoli. L'esercizio del suo ministero episcopale si connota pertanto in senso precipuamente primaziale, con potestà pastorale su tutti i fedeli, senza che ciò nulla tolga al servizio che deve prestare alla Chiesa romana di cui è Vescovo locale, come di legge nel libro dell'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice del 2006 che raccoglie rilflessioni, teologia, liturgia e cronaca dell'inizio del Pontificato di Benedetto XVI. L'insediamento sulla Cattedra del Vescovo di Roma celebra lo Spirito di Dio che dà inizio e compimento a ogni cosa nella Chiesa e nel mondo.

Nello stesso giorno della " presa di possesso" della Cattedra nella Basilica Lateranense, nel percorso che lo riconduce in Vaticano, il Papa compie una statio nella Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore. È omaggio dovuto alla Madre del Signore, prima discepola e credente, supplice materna e potente. In forza del suo sì, sono state possibili le nozze tra il Verbo e l'umanità.

Papa Leone si è già recato a Santa Maria Maggiore in forma privata per rendere omaggio alla tomba del suo predecessore Francesco.

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