Roma , lunedì, 7. luglio, 2025 14:00 (ACI Stampa).
Tutto inizia con sant’Agostino. Santo importante per l’ordine che proprio dal filosofo e teologo d’Ippona prende nome. Accanto a lui, poi, troviamo sempre la madre, santa Monica: sono queste le due figure più conosciute dell’ordine agostiniano. Ma vicino a loro, ci sono tante altre bellissime figure di santità. AciStampa propone ai suoi lettori, allora, un piccolo viaggio nelle biografie di queste aureole. Molto spesso, quasi sconosciute. Eppure le loro testimonianze ci fanno rriflettere sulla bellezza della santità in generale, e - nel particolare - di quella agostiniana: un filo rosso le lega, l’amore per la Verità, per Dio e l’umanità.
Cominciamo, allora, questo percorso con la figura del beato Guglielmo Tirry, la cui memoria liturgica ricorre il 12 maggio. Nato nel 1608 nella città di Cork ( in Irlanda), il beato Tirry, proviene da una famiglia di commercianti. Il primo contatto con la fede cattolica avviene grazie proprio ai suoi genitori. Entra nell'ordine agostiniano e successivamente studia in Spagna, a Valladolid, per poi partire alla volta di Parigi e di Bruxelles. Farà ritorno in Irlanda nel 1641. Otto anni più tardi, nel 1649, diventerà Priore del convento di Skreen. Dopo l’arrivo di Cromwell, fu tolto da tale incarico. E così servì a Fethard (Tipperary) come educatore di un figlio di parenti ed esercitando di nascosto il ministero sacerdotale.
Cinque sterline, questo fu il prezzo del tradimento. Come i 30 denari per Cristo. Padre Guglielmo Tirry venne, allora, catturato il sabato santo del 1654. Venne gettato nel carcere di Clonmel. Gli fu offerta la libertà in cambio della sua adesione alle dottrine protestanti: rifiutò. Venne, allora, condannato: “Appeso per il collo fino a che non sopraggiunga la morte”, questa la sua pena. Padre Tirry vestì per l’esecuzione l’abito agostiniano. Aveva la corona del Rosario fra le mani.



