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I santi agostiniani. San Nicola da Tolentino

AciStampa propone ai suoi lettori un piccolo viaggio tra i santi dell'ordine agostiniano. Non solo sant'Agostino e santa Monica, ma tante sono le figure di santità dell'ordine religioso agostiniano. Scopriamone alcune.

San Nicola da Tolentino | San Nicola da Tolentino | Credit pd San Nicola da Tolentino | San Nicola da Tolentino | Credit pd


Tutto inizia con sant’Agostino. Santo importante per l’ordine che proprio dal filosofo e teologo d’Ippona prende nome. Accanto a lui, poi, troviamo sempre la madre, santa Monica: sono queste le due figure più conosciute dell’ordine agostiniano. Ma vicino a loro, ci sono tante altre bellissime figure di santità. AciStampa propone ai suoi lettori, allora, un piccolo viaggio nelle biografie di queste aureole. Molto spesso, quasi sconosciute. Eppure le loro testimonianze ci fanno rriflettere sulla bellezza della santità in generale, e - nel particolare - di quella agostiniana: un filo rosso le lega, l’amore per la Verità, per Dio e l’umanità.

 

E siamo giunti alla quarta puntata di questo percorso  di santità “agostiniana” ( le prime tre le potete trovare ai seguenti link: https://www.acistampa.com/story/30567/santi-agostiniani-il-beato-guglielmo-tirry ; https://www.acistampa.com/story/30569/santi-agostiniani-santa-rita-da-cascia e https://www.acistampa.com/story/30571/santi-agostiniani-santa-chiara-della-croce-di-montefalco ).

Oggi, è la volta di san Nicola da Tolentino, la cui memoria liturgica viene celebrata il 10 settembre. Nasce nel 1245, a Castel Sant'Angelo in Pontano, nella diocesi di Fermo. La vocazione, fin da giovane: il Signore è al centro del suo cuore. Una vocazione giovane tanto che a soli 14 anni entra fra gli eremitani di sant'Agostino di Castel Sant'Angelo come oblato (ancora senza obblighi e voti) per poi entrare definitivamente nell'ordine fino a essere ordinato sacerdote nel 1274.  

 

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Assai interessante la storia della sua nascita: i suoi genitori, i coniugi Compagnone dei Guarinti e Amata dei Gaidani, erano ormai anziani. Eppure non avevano avuto nessun figlio. Fu allora che la coppia, fiduciosa nell’intervento divino, decisero di chiedere l’intercessione di san Nicola di Bari. Nel 1245, nascerà poi il tanto desiderato figlio che, per gratitudine, venne battezzato con il nome, appunto, di Nicola. 

 

Dopo l’ordinazione sacerdotale del 1274, svolse in varie località l’apostolato affidatogli, finché nel 1275 si ritirò, forse per ragioni di salute, nell’eremo agostiniano, sempre nella città di Tolentino. Qui mori trent’anni più tardi il 10 settembre 1305, dopo avere svolto l’apostolato del confessionale e dell’assistenza ai poveri ed avere vissuto in umiltà e penitenza.

 

Vengono narrati diversi eventi miracolosi accaduti durante la sua vita. Come, ad esempio, quel giorno in cui è malato: gli appare la Madre Celeste col Bambino Gesù. La Vergine, allora, gli raccomanda di mangiare del pane donatogli in elemosina. Il frate mangia un pezzo di pane che gli regala una donna. Guarisce. Da quel momento in poi donerà sempre del pane a chi incontra. Il pane, simbolo cristiano per eccellenza. Nicola da Tolentino, un santo agostiniano da riscoprire.

 

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