Durante la Messa con il Rito di Canonizzazione di sette Beati che si è tenuta oggi in Piazza San Pietro, il Papa guida i fedeli come ogni domenica alla preghiera della recita dell’Angelus. Ma prima, un pensiero e un ringraziamento speciale a chi ha partecipato a questa “festa di santità” e un accorato appello per la pace in Myanmar, Terra Santa e Ucraina.
Oggi è un altro grande giorno di festa per la Chiesa. Dopo la canonizzazione di Acutis e Frassati, Papa Leone XIV questa mattina in Piazza San Pietro proclama altri sette nuovi santi. Si tratta di carismi e personalità che provengono da varie parti del mondo. Ecco i nomi: Bartolo Longo, Ignazio Choukrallah Maloyan, José Gregorio Hernández Cisneros, Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, Peter To Rot, Maria Troncatti e Vincenza Maria Poloni.
Bartolo Longo il prossimo 19 ottobre sarà elevato al rango dei santi. Una vera gioia per Pompei, la cittadina che accoglie il bellissimo Santuario dedicato proprio alla Madonna del Rosario. Bartolo Longo ne è il fondatore. La sua storia di conversione e di devozione per il rosario è famosa in tutto il mondo. Da “satanista” a santo, grazie a Papa Leone XIV che lo canonizzerà in Piazza San Pietro. I pellegrini da tutto il mondo affollano ogni giorno il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, da lui voluto e costruito. Abbiamo chiesto all’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, di ricordarci la bellissima storia di Bartolo Longo e di raccontarci come Pompei e il suo santuario vivono questi giorni di emozione e trepidazione.
“Buongiorno a tutti! Buona domenica e benvenuti! Grazie! Fratelli e sorelle, oggi è una festa bellissima per tutta l’Italia,
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati sono Santi. In una Piazza San Pietro, densa, assolata e commossa, Papa Leone XIV ha dichiarato santi il millennial Acutis e il giovane di Torino Frassati. Tutti e due caratterizzati dall’amore totale verso Gesù e verso i poveri. Ricordando ad ognuno di noi che si può essere santi anche conducendo vite semplici, come quella di un adolescente e di un giovane ragazzo.
“Ore 7 (di sera) irreparabile sventura. Povero san Pier Giorgio! Era santo e Dio l’ha voluto con sé”: così il 4 luglio 1925 l’amica Ester Pignata annotava sul calendario di cucina, frase riportata nel libro ‘Non vivacchiare, ma vivere’, scritto dallo scrittore e redattore editoriale, Roberto Falciola, vicepostulatore della causa di canonizzazione del beato Pier Giorgio Frassati.
L’Istituto Tommaseo delle Suore Marcelline di Milano in ogni suo angolo parla di Carlo Acutis. Qui il piccolo Beato, ormai quasi santo, ha trascorso otto anni. C’è il cortile dove si fermava ogni giorno a giocare a pallone con i compagni, c’è la piccola cappella dove si fermava per la Messa, l’armadio in cui si era nascosto per fare uno scherzo alla maestra con i suoi compagni. Ci sono le pagelle, il suo diploma. Una foto appesa nella bacheca fuori la sua classe lo ritrae allegro e felice. Carlo era un ragazzo come tanti altri, un giovane curioso, con particolare attenzione alle materie di religione e informatica. Suor Monica Ceroni, insegnante di religione e ora preside dell’Istituto, ad ACI Stampa / EWTN Vatican racconta Carlo durante quegli anni.
A Milano una piazza in particolare “parla” di Carlo Acutis. Si tratta di Piazza Niccolò Tommaseo, una piazza elegante, che a marzo esplode di fiori primaverili. Qui, a pochi passi l’uno dall’altra, si trovano la sua scuola primaria e secondaria e la sua parrocchia, Santa Maria Segreta. La preside della sua scuola elementare di allora era Suor Miranda Moltedo, che abbiamo raggiunto a Milano, nella scuola dove insegna adesso, l'Istituto Marcelline a Quadronno. Suor Miranda racconta ad ACI stampa / EWTN Vatican i primi anni scolastici di Carlo, i ricordi di quel bambino semplice, ma speciale e cosa insegna a ricordare oggi ai più piccoli.
Tra italiani, Bartolo Longo, Piergiorgio Frassati, Carlo Acutis. Due date: il 7 settembre per Frassati e Acutis e il 19 ottobre per Bartolo Longo.
Come già precedentemente annunciato dall’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Papa Leone XIV venerdì 13 giugno presiederà nel Palazzo Apostolico Vaticano il primo concistoro Ordinario Pubblico del suo pontificato per la Canonizzazione di alcuni Beati.
Al termine della Messa presieduta in Piazza San Pietro per la canonizzazione dei Beati Manuel Ruiz Lopez e Sette Compagni; Francesco, Abdel Mooti e Raffaele Massabki; Giuseppe Allamano; Marie-Leonie Paradis ed Elena Guerra, Papa Francesco ha recitato insieme ai fedeli presenti la preghiera mariana dell’Angelus.
Papa Francesco stamane ha proceduto alla canonizzazione dei Beati Manuel Ruiz Lopez e Sette Compagni; Francesco, Abdel Mooti e Raffaele Massabki; Giuseppe Allamano; Marie-Leonie Paradis ed Elena Guerra.
La beata Elena Guerra sarà santa. Succederà il 20 ottobre, in Piazza San Pietro, con Papa Francesco che celebrerà la Santa Messa per la canonizzazione. La notizia della canonizzazione della beata Elena Guerra è stata accolta davvero con gioia e gratitudine dall'Arcidiocesi di Lucca. Elene Guerra infatti, scrittrice, teologa, apostola, è nata a Lucca e proprio lì fondò una prima comunità femminile, di vita attiva, dedita all’educazione delle ragazze e intitolata a santa Zita, patrona della città. ll suo corpo è sepolto a Lucca nella chiesa di Sant’Agostino. Per questo abbiamo chiesto all'Arcivescovo di Lucca Paolo Giuletti di raccontare ad ACI Stampa l'emozione della Chiesa di Lucca e qualcosa di più sulla "quasi santa" Elena Guerra.
Il 20 ottobre prossimo, durante il Sinodo sulla Sinodalità, Papa Francesco canonizzerà due suore molto speciali. Elena Guerra, italiana e toscana e la canadese Elodia Virginia Paradis. Le unisce la passione per la semplicità.
Fu una notte tragica quella tra il 9 e il 10 luglio del 1860 a Damasco, in Siria.
Il Dicastero delle Cause dei Santi ha reso noto che il Papa ha deciso di procedere alla Canonizzazione della Beata Maria Antonia di San Giuseppe, detta Mama Antula, Fondatrice della Casa per Esercizi Spirituali di Buenos Aires.
"La fede cristiana sempre ci chiede di camminare insieme agli altri, mai di essere marciatori solitari; sempre
Dopo aver imposto la berretta rossa, consegnato l’anello e assegnato titoli e diaconie ai nuovi Cardinali, Papa Francesco ha proceduto a presiedere il voto delle Cause di Canonizzazione dei Beati Giovanni Battista Scalabrini, Vescovo di Piacenza e Fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo ed Artemide Zatti, laico professo della Società Salesiana di San Giovanni Bosco.
“Come ci ha amato Gesù? Fino alla fine, fino al dono totale di sé”. Lo ha detto Papa Francesco questa mattina nella canonizzazione di 10 beati celebrata in Piazza san Pietro con migliaia di fedeli.
Sono arrivati per le canonizzazioni di Charles de Foucauld e Marie Riviere, figli della loro diocesi. Ma portano nel loro Dna anche i geni della santità di padre Gabriel Longueville, beatificato come martire nel 2019. A loro tre, Papa Francesco affida i giovani della diocesi di Viviers, che sono stati in udienza da lui questa mattina, sottolineando la fecondità di una diocesi di cui si spera si possa conservare il patrimonio di santità.