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Papa Leone XIV: "Dio, per redimere gli uomini, si è fatto uomo ed è morto sulla croce"

All'Angelus Papa Leone scherza sul suo compleanno: "Sembra che sappiate che oggi compio 70 anni, rendo grazie al Signore, ai miei genitori e ringrazio quanti hanno avuto un ricordo nella preghiera"

Papa Leone XIV |  | Daniel Ibanez EWTN Papa Leone XIV | | Daniel Ibanez EWTN

Per spiegare il significato dell’odierna Festa dell’Esaltazione della Santa Croce, Papa Leone XIV, introducendo l’Angelus, ricorre al Vangelo odierno.

Di notte “Nicodemo – dice il Papa - viene a incontrare Gesù. Ha bisogno di luce, di guida: cerca Dio e chiede aiuto al Maestro di Nazaret, perché in Lui riconosce un profeta, un uomo che compie segni straordinari. Il Signore lo accoglie, lo ascolta, e alla fine gli rivela che il Figlio dell’uomo dev’essere innalzato, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna, e aggiunge: Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.

“Nicodemo, che forse al momento non comprende appieno il senso di queste parole, lo potrà fare certamente quando, dopo la crocifissione, aiuterà a seppellire il corpo del Salvatore – aggiunge Leone XIV - capirà che Dio, per redimere gli uomini, si è fatto uomo ed è morto sulla croce”.

Dio – conclude il Papa - ci ha salvati mostrandosi a noi, offrendosi come nostro compagno, maestro, medico, amico, fino a farsi per noi Pane spezzato nell’Eucaristia. E per compiere quest’opera si è servito di uno degli strumenti di morte più crudeli che l’uomo abbia mai inventato: la croce. Per questo oggi noi ne celebriamo l’esaltazione: per l’amore immenso con cui Dio, abbracciandola per la nostra salvezza, l’ha trasformata da mezzo di morte a strumento di vita”.

Dopo aver recitato l’Angelus il Papa ha ricordato che “domani ricorre il sessantesimo anniversario dell'istituzione del sinodo dei Vescovi: una intuizione profetica di San Paolo VI affinché i vescovi potessero ancora di più è meglio esercitare la comunione con il successore di Pietro. Auspico che questa ricorrenza susciti un rinnovato impegno per l'unità, per la sinodalità e per la missione della Chiesa”.

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E prima di terminare Leone XIV ha scherzato sul suo odierno genetliaco. “Sembra che sappiate – ha detto – che oggi compio 70 anni, rendo grazie al Signore, ai miei genitori e ringrazio quanti hanno avuto un ricordo nella preghiera”.

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