Città del Vaticano , martedì, 30. settembre, 2025 16:00 (ACI Stampa).
Tutto pronto per domani per la conferenza internazionale “Raising Hope for Climate Justice” alla quale parteciperà anche papa Leone XIV nel pomeriggio di domani. Una conferenza promossa dal Movimento Laudato Si’ in collaborazione con vari partner ecclesiali e istituzionali, per celebrare i dieci anni dell’Enciclica Laudato Si’ di papa Francesco. E oggi, nel primo pomeriggio, si è tenuta nella Sala stampa vaticana la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Presenti: il cardinal Jaime Spengler O.F.M., Arcivescovo di Porto Alegre, Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile e del CELAM; la Dott.ssa Lorna Gold, Direttrice Esecutiva del Movimento Laudato Si’; suor Alessandra Smerilli F.M.A., Segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; l’onorevole Arnold Schwarzenegger, già Governatore della California e Presidente dell’USC Schwarzenegger Institute; e il dottor Maina Talia, Ministro degli Affari Interni, dei Cambiamenti Climatici e dell’Ambiente di Tuvalu.
Le parole del cardinal Jaime Spengler sono molto chiare: “Stiamo celebrando i 10 anni dalla pubblicazione dell'enciclica Laudato si' del compianto Papa Francesco. Si tratta di un testo paradigmatico, che ha fatto, fa e continuerà a fare storia. È un testo che resterà come un punto di riferimento anche nella storia della Dottrina Sociale della Chiesa. Ricorda il “Cantico delle creature” il cardinal Jaime Spengler. E continua: “Credo che dobbiamo riscoprire la capacità e la necessità di "venerare la Terra". È vero che stiamo perdendo - o abbiamo già perso! - la capacità di ascoltarla! Essa geme dolori di parto! I fenomeni estremi che si verificano con maggiore frequenza sono espressioni tangibili di una malattia silenziosa che colpisce tutti, specialmente i più vulnerabili, i più poveri”. Guarda alle soluzioni il porporato e, allora, dichiara: “Le soluzioni per affrontare la crisi ambientale non possono essere ridotte a mere regolazioni tecniche o finanziarie. È necessario integrare, ad esempio, le diverse visioni del mondo e pratiche dei popoli originari; combinare le loro conoscenze con ciò che la scienza si impegna a valutare”.
Dello stesso avviso suor Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, che definisce l’Enciclica di papa Francesco “un bell’esempio di Chiesa in uscita”. Ma non solo. Perché per la religiosa la Laudato si non è “soltanto un documento del magistero, ma una vera e propria carta di navigazione per la nostra epoca”. Bergoglio, secondo Smerilli, “ci ha insegnato che tutto è connesso, che la cura per la casa comune è inseparabile dalla giustizia verso i poveri, dalla pace tra i popoli e dall’affermazione della dignità di ogni persona”. Un’enciclica, quella di Papa Francesco, “che ha saputo toccare non solo la coscienza dei fedeli, ma anche quella degli uomini di buona volontà in tutto il mondo, e che è divenuta ispirazione per tanti nei contesti più diversi, generando un vero e proprio movimento globale e ramificato nelle comunità locali, coinvolgendo famiglie, comunità religiose, istituzioni educative, realtà imprenditoriali in cammini e stili di vita sostenibili e solidali”.




