Wenzhou , giovedì, 2. ottobre, 2025 9:00 (ACI Stampa).
Nell’intervista che ha dato per il libro “Cittadino del Mondo. Missionario del XXI secolo”, Leone XIV ha fatto sapere che per ora non cambierà l’accordo sino-vaticano per la nomina dei vescovi, ma che potrebbe farlo, e che comunque è sempre molto in contatto con le comunità cinesi sotterranee. Si è trattato di un riconoscimento importante della realtà cinese, dopo anni in cui l’accordo sino-vaticano copriva con una patina di ottimismo tutto il rapporto con il Dragone Rosso.
Cosa sarà della diplomazia pontificia in Cina ora? Monsignor Miroslaw Wachowski, il “viceministro degli Esteri” vaticano che finora si è occupato del dialogo – iniziato, a livello di accordo, dal suo predecessore, Camilleri, che siglò il primo accordo – è stato destinato alla nunziatura in Iraq, e ci sarà presto un nuovo sottosegretario vaticano per i rapporti con gli Stati vaticano che riprenderà il dialogo da dove si è cominciato.
Il dialogo, comunque, dovrà affrontare una serie di problematiche che sono già sul territorio. Una riguarda appunto i temi della libertà religiosa. La Croix ha riportato che una suora della diocesi di Wenzhou all'inizio di giugno per aver organizzato un pellegrinaggio in Europa.
La suora si chiama Xiang Qiaoyun, ha quaranta anni, e appartiene alla Congregazione Missionarie del Sacro Cuore. L’accusa – che testimonia come le autorità cinesi tengano ancora sotto controllo la religione.
Suor Xiang è accusata di "aver organizzato attraversamenti illegali della frontiera". La religiosa sostiene che l'accusa è infondata, e che lei ha provveduto a ottenere visti Schengen solo per organizzare un pellegrinaggio per una ventina di fedeli. Pechino accusa di aver presentato questo viaggio come un viaggio turistico, omettendo di indicare le attività religiose.




