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Cristiani in Cina, tra nuovi arresti e la speranza di un cambiamento

Una suora cinese è stata arrestata per aver organizzato un pellegrinaggio in Europa. Che cosa sarà del futuro della Chiesa in Cina?

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Nell’intervista che ha dato per il libro “Cittadino del Mondo. Missionario del XXI secolo”, Leone XIV ha fatto sapere che per ora non cambierà l’accordo sino-vaticano per la nomina dei vescovi, ma che potrebbe farlo, e che comunque è sempre molto in contatto con le comunità cinesi sotterranee. Si è trattato di un riconoscimento importante della realtà cinese, dopo anni in cui l’accordo sino-vaticano copriva con una patina di ottimismo tutto il rapporto con il Dragone Rosso.

Cosa sarà della diplomazia pontificia in Cina ora? Monsignor Miroslaw Wachowski, il “viceministro degli Esteri” vaticano che finora si è occupato del dialogo – iniziato, a livello di accordo, dal suo predecessore, Camilleri, che siglò il primo accordo – è stato destinato alla nunziatura in Iraq, e ci sarà presto un nuovo sottosegretario vaticano per i rapporti con gli Stati vaticano che riprenderà il dialogo da dove si è cominciato.

Il dialogo, comunque, dovrà affrontare una serie di problematiche che sono già sul territorio. Una riguarda appunto i temi della libertà religiosa. La Croix ha riportato che una suora della diocesi di Wenzhou all'inizio di giugno per aver organizzato un pellegrinaggio in Europa.

La suora si chiama Xiang Qiaoyun, ha quaranta anni, e appartiene alla Congregazione Missionarie del Sacro Cuore. L’accusa – che testimonia come le autorità cinesi tengano ancora sotto controllo la religione.

Suor Xiang è accusata di "aver organizzato attraversamenti illegali della frontiera". La religiosa sostiene che l'accusa è infondata, e che lei ha provveduto a ottenere visti Schengen solo per organizzare un pellegrinaggio per una ventina di fedeli. Pechino accusa di aver presentato questo viaggio come un viaggio turistico, omettendo di indicare le attività religiose.

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Tutti i cattolici iscritti a questo pellegrinaggio attraverso Svizzera, Italia e Francia sono stati arrestati dalla polizia cinese il 5 giugno. Tra loro c'erano 17 laici, due suore – tra cui suor Xiang Qiaoyun – e un sacerdote.

La Croix riporta che solo 14 fedeli sono stati rilasciati, e che la suora potrebbe essere condannata a più di sette anni di carcere e persino all’ergastolo, nonché a multe e confische di beni.

Suor Xiang Qiaoyun, che ha studiato in Francia ed è abituata a viaggiare lì, ha completato tutte le procedure per il visto presso l'ambasciata francese a Shanghai. Suor Xiang, tra l’altro, è affetta da diverse malattie, tra cui un cancro alla tiroide, ed è in ospedale dal 18 giugno, perdendo più volte la conoscenza durante la detenzione.

Sono misure che non sono rare per i cattolici che cercano di viaggiare. L’arresto di suor Xiang ha fatto pensare che Pechino stia inasprendo la sua posizione. L’altra ipotesi è che Pechino voglia punire la diocesi di Wenzhou il cui vescovo, Pierre Shao Zhumin, pur essendo riconosciuto dal Vaticano, rifiuta di aderire all'Associazione Patriottica dei Cattolici Cinesi e pertanto non è approvato dalle autorità comuniste. Incarcerato più volte, è agli arresti domiciliari dal 2024.

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