Città del Vaticano , giovedì, 2. ottobre, 2025 13:30 (ACI Stampa).
“Il vostro tempo insieme dà inizio a un progetto triennale con l’obiettivo di creare dei piani d’azione incentrati su quattro pilastri fondamentali: insegnamento, ricerca, servizio e advocacy. Questi pilastri fanno parte della stessa missione: riunire voci autorevoli provenienti da diverse discipline per rispondere alle attuali sfide urgenti poste dal numero crescente di persone che sono toccate dalla migrazione e dallo sfollamento. Prego affinché i vostri sforzi possano portare nuove idee e nuovi approcci in questo campo, cercando sempre di porre la dignità di ogni persona umana al centro di ogni soluzione”. Lo ha detto Papa Leone XIV, incontrando i partecipanti al Convegno “Refugees and Migrants in our Common Home”.
Il Pontefice suggerisce due temi oltre a quelli già sottolineati, ovvero riconciliazione e speranza.
“Dobbiamo impegnarci – ha spronato Leone XIV - a contrastare la globalizzazione dell’impotenza favorendo una cultura della riconciliazione. Ciò richiede pazienza, disponibilità all’ascolto, capacità di immedesimarsi nel dolore altrui e il riconoscimento che condividiamo gli stessi sogni e le stesse speranze. Vi incoraggio, quindi, a proporre modi concreti per promuovere gesti e politiche di riconciliazione, specialmente in terre segnate da ferite profonde dovute a conflitti di lunga data. Non è un compito facile, ma se gli sforzi per un cambiamento duraturo vogliono avere successo, devono includere la capacità di toccare i cuori e le menti”.
“Migranti e rifugiati – ha concluso - possono essere testimoni privilegiati di speranza attraverso la loro resilienza e la loro fiducia in Dio. Spesso essi mantengono la forza nel cercare un futuro migliore, nonostante gli ostacoli che incontrano. Mentre ci prepariamo a celebrare i Giubilei dei Migranti e delle Missioni in questo santo anno giubilare, vi incoraggio a mettere in luce tali esempi di speranza nelle comunità che servite. In questo modo, essi possono diventare un’ispirazione per altri e contribuire a sviluppare percorsi per affrontare le sfide che hanno incontrato nelle loro vite”.




