Città del Vaticano , lunedì, 6. ottobre, 2025 14:00 (ACI Stampa).
Finanze vaticane, si torna alla gestione collegiale degli investimenti. Con il motu proprio Coniuncta Cura, Leone XIV abroga il rescriptum di Papa Francesco del 22 agosto 2022, che stabiliva che l’Istituto per le Opere di Religione era l’unico ed esclusivo ente intitolato ad attività di gestione patrimoniale e depositario del patrimonio mobiliare della Santa Sede e delle istituzioni collegate con la Santa Sede. Si ritorna, dunque, ad una gestione collegiale degli investimenti, ovviamente da valutare dal Comitato degli Investimenti.
Con un colpo di penna e in tre brevi articoli applicativi, Leone XIV abroga dunque una decisione di Papa Francesco, che nasceva anche per applicare e rendere chiara una normativa contenuta nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium. Francesco aveva dato una interpretazione restrittiva della norma, mentre Leone XIV guarda piuttosto al principio di “Corresponsabilità nella communio”.
“Questa responsabilità condivisa – si legge nel motu proprio, che porta la data del 29 settembre 2025 - che riguarda anche le Istituzioni curiali alle quali spettano le attività di investimento finanziario della Santa Sede, richiede che siano consolidate le disposizioni succedutesi nel tempo e siano ben definiti i ruoli e le competenze di ciascuna Istituzione, rendendo possibile la convergenza di tutti in una dinamica di mutua collaborazione”.
Leone XIV sottolinea che la decisione viene dopo aver valutato attentamente le raccomandazioni “approvate all’unanimità dal Consiglio per l’Economia”, e dopo la consulenza di esperti.
L’articolo 1 del motu proprio è perentorio: “Il Rescriptum ex Audientia SS.mi, intitolato “Istruzione sull’Amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede”, del 23 agosto 2022, è abrogato”.




