Città del Vaticano , sabato, 11. ottobre, 2025 19:20 (ACI Stampa).
“Tutti insieme, perseveranti e concordi, non ci stanchiamo di intercedere per la pace, dono di Dio che deve diventare nostra conquista e nostro impegno”. Lo ha detto questa sera Papa Leone XIV introducendo la meditazione in occasione della Veglia di Preghiera per il Giubileo della Spiritualità Mariana.
In Maria – ha detto il Papa citando il Concilio Vaticano II - cerchiamo “la guida del nostro pellegrinaggio nella speranza, guardando alle sue virtù umane ed evangeliche, la cui imitazione costituisce la più autentica devozione mariana.
“Guardiamo alla Madre di Gesù e a quel piccolo gruppo di donne coraggiose presso la Croce – ha proseguito - per imparare anche noi a sostare come loro accanto alle infinite croci del mondo, dove Cristo è ancora crocifisso nei suoi fratelli, per portarvi conforto, comunione e aiuto”.
Citando poi le parole di Maria – fate quel che vi dirà - riportate dal Vangelo nell’episodio delle Nozze di Cana, il Papa ha osservato che da quel momento Maria “non parlerà più. Dunque queste parole, che risultano quasi un testamento, devono essere carissime ai figli, come ogni testamento di una madre. Qualsiasi cosa Lui vi dica. Lei è certa che il Figlio parlerà, la sua Parola non è finita, crea ancora, genera, opera, riempie di primavere il mondo e di vino le anfore della festa. Maria, come un segnale indicatore, orienta oltre sé stessa, mostra che il punto di arrivo è il Signore Gesù e la sua Parola, il centro verso cui tutto converge, l’asse attorno al quale ruotano il tempo e l’eternità”.
“Fate la sua Parola, raccomanda. Fate – ha esortato Leone XIV - il Vangelo, rendetelo gesto e corpo, sangue e carne, fatica e sorriso. Fate il Vangelo, e si trasformerà la vita, da vuota a piena, da spenta ad accesa. Fate qualsiasi cosa vi dica: tutto il Vangelo, la parola esigente, la carezza consolante, il rimprovero e l’abbraccio. Ciò che capisci e anche ciò che non capisci. Maria ci esorta ad essere come i profeti: a non lasciare andare a vuoto una sola delle sue parole”.







