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Germania, per i pellegrini disabili c’è il “cammino inclusivo”

Ottantaquattro chilometri divisi in sei tappe “accessibili” da Bensheim-Auerbach fino a Heidelberg

Il pellegrinaggio |  | caminoincluso.de Il pellegrinaggio | | caminoincluso.de

Un pellegrinaggio religioso a piedi, come il celeberrimo Cammino di Santiago - dai Pirenei francesi, attraverso la Spagna del nord fino a Santiago e Finisterrae - può essere un’ottima opportunità per risintonizzarsi con se stessi, con la propria religiosità, con la natura, con gli altri. Un’opportunità cui è difficile, o meglio, quasi impossibile, avere accesso se si ha una qualche disabilità fisica.

I giovani studenti della scuola privata per bambini e adolescenti, con o senza disabilità, “Stephen-Hawking”, nella città tedesca di Neckargemünd, nel Land sudoccidentale del Baden-Württemberg, hanno disegnato un percorso di pellegrinaggio che fosse invece accessibile a tutti, anche a compagni di scuola su sedia a rotelle.

Si sono messi al lavoro dal 2014 al 2021, insieme all’insegnante Claudia Hanko e hanno creato il “Camino incluso”, che in lingua spagnola significa “cammino inclusivo”. Un percorso libero da ostacoli che comincia da Bensheim-Auerbach, nell'Odenwald dell'Assia, fino a Heidelberg, nel Baden-Württemberg, per un totale di 84 chilometri.

Il percorso di pellegrinaggio attraversa l'Odenwald, passa per la Neunkircher Höhe, costeggia vigneti e attraversa alcuni piccoli villaggi, proprio come il “fratello maggiore spagnolo”, il Cammino di Santiago. Le tappe sono lunghe tra gli 8 e i 17 chilometri e sono state progettate in modo da essere percorribili anche da persone su sedia a rotelle o da persone che . La prima tappa va da BensheimAuerbach a Beedenkirchen (per un totale di 11 km). La seconda da Beedenkirchen a Winterkasten (12 km). La terza da Winterkasten a Hammelbach (14,5 km). La quarta da Hammelbach a Siedelsbrunn (13,5 km). La quinta da Siedelsbrunn a Kohlhof (14 km). La sesta ed ultima tappa da Kohlhof fino a Heidelberg (17 km). Ci sono ovviamente delle varianti semplificate che si adattano a diverse forme di disabilità. Le mappe dei percorsi possono essere scaricate dal sito, anch’esso facilitato per ipovedenti, www.caminoincluso.de.

Per sette anni, l'insegnante insieme ai suoi studenti hanno misurato i percorsi, verificato la presenza di servizi igienici e alloggi senza barriere architettoniche e hanno perfino testato il percorso con sedie a rotelle per verificarne le condizioni, la pendenza e dunque l’effettiva praticabilità da parte di ragazzi con disabilità.

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In effetti il percorso era pensato per tutti, dal momento che anche gli studenti normodotati passavano molte ore seduti. “I nostri studenti stanno molto seduti in classe e volevamo semplicemente portarli fuori”, spiega la professoressa Hanko. Dopo tanti anni di lavoro, con carte geografiche, livelle e metro, il percorso di pellegrinaggio è stato inaugurato ufficialmente nel 2021. Ovviamente, nonostante l’accessibilità del percorso alle persone con disabilità, l’insegnante raccomanda di mettersi in cammino sempre accompagnati da altre persone: “A volte le tappe possono essere difficili da affrontare da soli”, afferma Hanko. La docente raccomanda dunque di affrontare il viaggio sempre in gruppo, meglio se composto da tra persone normodotate per ogni persona su sedia. Le tappe sono comunque servite e collegate dal trasporto pubblico locale e dispongono tutte di servizi igienici accessibili, aree di sosta e possibilità di pernottamento senza barriere.

Gli studenti hanno anche creato delle “credenziali”, ossia dei passaporti che certificano ufficialmente lo stato di pellegrino e 21 timbri per ciascuna delle 21 tappe-varianti. Come in tutti i pellegrinaggi, terminata una tappa, i pellegrini possono partecipare a funzioni religiose, presiedute da sacerdoti locali o volontari. Ad ogni tappa i pellegrini ricevono un timbro sulla loro “credenziale”. Le tappe sono state stabilite per la presenza di luoghi commemorativi, croci lungo il percorso, cappelle o chiese.

Il progetto è stato finanziato dal Ministero degli Affari Sociali e dell'Integrazione del Baden-Württemberg e sostenuto dall'associazione Odenwaldklub.

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