Roma , venerdì, 21. novembre, 2025 18:00 (ACI Stampa).
“Dieci parole. Non sono tante dieci parole, ma possono iniziare un discorso sulla ricchezza della vita cristiana. Così, per cominciarlo, di queste dieci parole vorrei sceglierne tre, come avvio di un immaginario dialogo con quanti leggeranno queste pagine: Cristo, comunione, pace.
A un primo sguardo, possono sembrare termini slegati, non conseguenti tra loro. Ma non è così. Essi si possono intrecciare in una relazione che vorrei con voi, cari lettori, qui approfondire, perché ne possiamo insieme cogliere la novità e la significanza”.
E’ lo stesso papa Leone XIV a introdurre e a darne una precisa interpretazione, le pagine del libro La forza del Vangelo. La fede cristiana in 10 parole (Libreria Editrice Vaticana, pp. 144, euro 15) appena uscito in libreria. Si tratta di un’antologia di interventi del Papa, curata da Lorenzo Fazzini, che presenta appunto 10 parole-chiave del cristianesimo oggi: Cristo, cuore, Chiesa, missione, comunione, pace, poveri, fragilità, giustizia, speranza. Per inciso La forza dal Vangelo viene presentato in questi giorni in varie città in alcuni eventi dedicati a Leone XIV, durante i quali saranno proiettati anche i documentari León de Perú e Leo from Chicago, prodotti dal Dicastero per la comunicazione.
Una sfida, forse: possono dieci parole cambiare il mondo? Abbiamo ancora negli occhi le immagini del Papa che si reca a pregare presso la tomba di san Francesco, ad Assisi, invocando la pace, quella vera. L’incontro con la comunità di frati francescani e con le monache agostiniane nell’incantevole Montefalco… E le parole del Pontefice sul santo come modello nell’incarnare la ricerca di quell’autentica pace. Leone pone spesso al centro dei suoi messaggi, delle omelie, degli interventi la pace e la presenza dei poveri: la pace è stata il primo saluto e dono del Risorto, i poveri sono "al centro del Vangelo e i destinatari privilegiati dell’annuncio della Buona Novella". Queste parole, e lo sguardo rinnovato che possono dare, hanno corpo se nascono dall’adesione personale a Cristo ed è in questo sì personale che il cristiano trova la fonte e la forza di impegnarsi concretamente a rendere più giusto il mondo. Ed è questo il filo rosso che percorre le pagine proposte, tratteggiando, in controluce, il profilo del Pontefice.
«Sono agostiniano, figlio di Agostino». Leone XIV, nel suo primo saluto al mondo, da piazza San Pietro, si è presentato così. Il richiamo a sant’ Agostino, dunque, come cifra della sua personalità e della sua spiritualità , per tenere insieme l’interiorità della contemplazione e la spinta alla missione, la ricerca della comunione e la capacità di immergersi nei problemi del nostro tempo. Ripercorrendo il pensiero di papa Prevost e le sue parole si affacciano presenze, citazioni, riflessioni, paesaggi interiori, sguardi e visioni sulla storia e sui destini dell’umanità.




