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Papa Leone XIV: "Per l’educazione cristiana la bussola è Cristo"

Il Papa: "Un’educazione autentica promuove l’integrazione tra fede e ragione"

Papa Leone XIV |  | Daniel Ibanez EWTN Papa Leone XIV | | Daniel Ibanez EWTN

Il vostro impegno quotidiano non è affatto semplice di fronte a una continua trasformazione dei processi educativi, resa ancora più difficile dall’estrema digitalizzazione e dalla frammentazione culturale. Non poche volte mi soffermo a pensare a quanto bene fate in mezzo a condizioni davvero complesse. La vostra missione al servizio della Chiesa è fermento vivo non solo per le nuove generazioni, ma anche per le comunità che trovano in essa un solido punto di riferimento”. Lo  ha detto il Papa nel videomessaggio inviato ai partecipanti al Convegno "Sin identidad no hay educación", presso il Colegio Nuestra Señora del Buen Consejo di Madrid.

Non bisogna perdere di vista – ha aggiunto Leone XIV - la centralità di Cristo, che irradia la sua luce a tutte le stelle. L’identità cristiana non è un sigillo decorativo o un ornamento, ma il nucleo stesso che dà senso, metodo e scopo al processo educativo”.

Per l’educazione cristiana – ha ribadito - la bussola è Cristo. Senza la sua luce, la stessa missione educativa si svuota di significato e diventa un automatismo privo di quella capacità trasformativa che ci offre il Vangelo. Per questo si tratta di rispondere pienamente a una vocazione e a un progetto del tutto originale, che si incarna nelle pratiche, nel curriculum e nella stessa comunità educativa”.

L’identità – ha detto ancora Papa Leone - è il fondamento che articola la missione educativa, definisce il suo orizzonte di significato e orienta le sue pratiche quotidiane, tanto nel modo di insegnare quanto in quello di valutare e di agire. Quando l’identità non informa le decisioni pedagogiche, corre il rischio di diventare un ornamento superficiale che non riesce a sostenere il lavoro educativo di fronte alle tante tensioni culturali, etiche e sociali che caratterizzano il nostro tempo di polarizzazione e violenza”.

Un’educazione autentica – ha osservato il Papa - promuove l’integrazione tra fede e ragione. Non sono poli opposti, ma cammini complementari per comprendere la realtà, formare il carattere e coltivare l’intelligenza. Di conseguenza, è fondamentale che nell’esperienza educativa si promuovano metodi che coinvolgano le scienze e la storia, così come l’etica e la spiritualità. Questo avviene pienamente in una comunità educativa che è come una casa. Una vera collaborazione tra famiglia, parrocchia, scuola e realtà territoriali accompagna concretamente ogni alunno nel suo cammino di fede e di apprendimento”.

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Riferendosi al Concilio Vaticano II, il Papa ha anche ricordato che “la Chiesa nella sua missione educativa riscopre la sua funzione materna. Essa è la madre che genera i credenti, perché è la sposa di Cristo.”

“L’icona della Chiesa Madre – ha concluso - si presenta davanti a noi non solo come espressione di tenerezza e carità, ma anche come colei che custodisce quella capacità — intrinsecamente legata a essa — di essere guida e maestra:  appare evidente che l’azione educativa della Chiesa non è semplicemente un’opera filantropica meritoria per soddisfare o sostenere un bisogno sociale, ma è parte essenziale della sua identità e missione”.

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