Roma , martedì, 16. dicembre, 2025 18:00 (ACI Stampa).
“Egli auspica che esso possa favorire la consapevolezza di quanto sia delicato l’impegno educativo nei confronti di ragazzi, adolescenti e giovani che vanno accompagnati con sapienza e sostenuti con affetto. Ciò richiede una formazione di qualità per coloro che sono chiamati a svolgere questa importante missione: anzitutto la disposizione ad ascoltare e ad empatizzare con gli altri, quale ambito in cui germina e dà frutti l’evangelizzazione”: con un messaggio inviato dal Segretario di Stato di Sua Santità, cardinal Pietro Parolin, e letto in apertura dei lavori dall’assistente generale, mons. Claudio Giuliodori, alla platea degli oltre 1700 partecipanti al convegno degli educatori dell’Azione Cattolica Italiana, svoltosi nella scorsa settimana a Riccione,.
Il tema posto a base dell’incontro dell’Azione Cattolica Italiana verteva sulla sfida educativa, ‘Verso l’Alto. Per una scelta educativa fedele al Vangelo e alla vita’, per proporre una riflessione e fornire strumenti concreti a giovani e adulti sul senso della scelta educativa, che ha rappresentato un’occasione per interrogarsi sul valore, sulle responsabilità e sulle sfide che accompagnano chi si dedica all’educazione, ricordando che questa missione è chiamata a rimanere ‘fedele al Vangelo e alla vita’. Anche il presidente della Cei, cardinal Matteo Zuppi, nel video messaggio aveva evidenziato che l’educazione non è protagonismo, come insegna san Piergiorgio Frassati: “Non è un problema prestazionale di protagonismo soggettivo e individualista in cui devo far vedere e devo mostrare chi sono, con anche i fallimenti e delusioni che questo comporta, o come tanti culturismi soggettivi che impediscono poi di costruire la comunità e di pensarsi insieme, di pensarsi in relazione”.
E’ stato un invito ad ‘entrare nelle case’, come ha fatto Gesù che è nato per farsi ‘carne’: “Il Signore entra nella vita, il Natale è il Signore che entra nella storia e che ci fa entrare con Lui nella storia. Ecco, io mi auguro che l’Azione Cattolica continui ad aiutare tanti ad andare verso l'alto, a cercare l'alto per trovare sé stessi e il prossimo”. La prima giornata è proseguita con gli interventi introduttivi dei responsabili nazionali dei settori Adulti e Giovani e dell’Acr e con una veglia di preghiera, ‘Perché la vostra gioia sia piena’, incentrata sulla vocazione del servizio educativo. Nel giorno successivo i partecipanti hanno dato vita ad incontri sulla cura, ravvivando con la loro gioia ‘colorita’ una città in addobbo per Natale: l’Acr ha continuato la riflessione sui ‘fondamenti’ dell’esperienza educativa, individuando nella fiducia e nella fedeltà le note di stile che caratterizzano l’essere educatore e la relazione educativa tra educatore e ragazzi: quella al servizio educativo è una chiamata esigente e totalizzante, che merita una risposta consapevole e gioiosa.





