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Cei, un cammino sinodale per abbandonare sovrastrutture stantie

Si sono conclusi i lavori del Consiglio episcopale permanente di primavera

I lavori del consiglio episcopale permanente |  | © Siciliani-Gennari/CEI. I lavori del consiglio episcopale permanente | | © Siciliani-Gennari/CEI.

Si sono conclusi i lavori del Consiglio episcopale permanente aperti a Roma lunedì scorso dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI.

Nel corso della riunione i Vescovi hanno espresso preoccupazione per la tenuta sociale del Paese facendo emergere “’urgenza di uno sguardo lucido sulla situazione attuale che si traduca in una presenza di speranza della comunità cristiana, ma anche in azioni concrete a sostegno delle famiglie e dei cittadini, in particolare quelli più vulnerabili. Sul piano sanitario, è stata ribadita la disponibilità a collaborare alla campagna vaccinale”.

La pandemia – denuncia la Cei – ha fatto esplodere “vere e proprie faglie sociali, tra i più ricchi e i sempre più poveri, tra donne e uomini, tra anziani e giovani, richiamano a un forte senso di responsabilità  che deve accomunare le istituzioni, sia quelle civili sia quelle religiose”.

In linea con quanto chiesto dal Papa, i Vescovi italiani hanno intrapreso un cammino sinodale visto come “uno stimolo e un’opportunità per la Chiesa che è in Italia. Più che un contenuto, questo cammino si configurerà come un metodo, uno stile capace di trasformare il volto della Chiesa”.

Per i Vescovi – afferma il comunicato finale della Cei – “è il momento di abbandonare quelle sovrastrutture che sanno di stantio e di ripetitivo, di recuperare il senso della verifica e il valore della progettualità che impongono scelte concrete, a volte di rottura o, comunque sia, non in linea con il si è sempre fatto così”.

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Il tema sinodale verrà ripreso – pandemia permettendo – nella Assemblea Generale che dovrebbe svolgersi a Roma dal 24 al 27 maggio 2021, nel corso della quale verranno eletti due Vice Presidenti della Conferenza Episcopale Italiana, il primo per l’area nord e il secondo per l’area centro.