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Chiesa italiana, gli avvicendamenti previsti nel 2020

Il Papa potrebbe proseguire nella strada della riduzione del numero delle diocesi

L'Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, 2018 |  | Daniel Ibanez CNA
L'Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, 2018 | | Daniel Ibanez CNA

Sono diversi gli avvicendamenti previsti alla guida di alcune diocesi italiane nel 2020. E non solo. Qualcosa potrebbe cambiare anche all’interno della Conferenza Episcopale Italiana: il Cardinale Presidente Gualtiero Bassetti, classe 1942, potrebbe lasciare la guida dei Vescovi italiani prima della Assemblea Generale di maggio. Assise nella quale i presuli italiani potrebbero scegliere il nome del suo successore da sottoporre al placet del Papa. Allo stesso tempo il Cardinale potrebbe lasciare anche la guida dell’Arcidiocesi di Perugia.

Nel 2020 scadono i due anni di proroga concessi dal Pontefice a due Cardinali Arcivescovi: Angelo Bagnasco a Genova e Crescenzio Sepe a Napoli.

In uscita anche l’Arcivescovo di Bari - Bitonto Francesco Cacucci, la cui proroga scade nel 2020. E’ possibile che il presule si congedi dall’Arcidiocesi pugliese dopo l’incontro - il prossimo 23 febbraio - organizzato dalla CEI sul tema ‘Mediterraneo frontiera di pace' che vedrà anche Papa Francesco tornare a Bari dopo la visita del luglio 2018.

Resterà in carica invece per un altro anno Monsignor Cesare Nosiglia, classe 1944, Arcivescovo di Torino e Amministratore Apostolico di Susa mentre si appresta a lasciare la diocesi di Piacenza Monsignor Gianni Ambrosio, classe 1943, alla guida della comunità diocesana dal 2007.

Ha superato i 75 anni anche Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto. Nato nel 1944, è stato già di fatto prorogato dal Papa e non è escluso quindi che il presule possa guidare la diocesi per un altro anno. 

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Pronti a lasciare due Vescovi ausiliari di Milano: i monsignori De Scalzi, 1940, e Stucchi, 1941.

Compiono infine i 75 anni nel corso del 2020 e pertanto a norma del diritto sono tenuti a presentare la rinuncia al Papa i Monsignori Acampa, Vescovo Ausiliare di Napoli; Coccia, Arcivescovo di Pesaro; Fiorini Morosini, Arcivescovo di Reggio Calabria; Marrucci, Vescovo di Civitavecchia; Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa; Sanguinetti, Vescovo di Tempio; Tanasini, Vescovo di Chiavari.

Non è comunque detto che il Papa nomini direttamente un successore del Vescovo uscente, soprattutto nelle Diocesi più piccole. Francesco infatti sta procedendo ad una riduzione delle diocesi italiane - dopo aver aspettato senza risultati concreti i suggerimenti della CEI - unendole in persona episcopi o nominando un amministratore apostolico.