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I vescovi belgi benedicono le coppie omosessuali, nonostante il no vaticano

Una dichiarazione della Congregazione della Dottrina della fede del marzo 2021 lo proibiva, ma per ora nessun nuovo commento ufficiale

Il cardinale Jozef De Kesel con Papa Francesco  |  | FB Il cardinale Jozef De Kesel con Papa Francesco | | FB

La notizia è uscita in mattinata ma ancora dal Vaticano non è arrivato alcun commento ufficiale.

I vescovi cattolici del Belgio hanno deciso di provvedere ad una vera liturgia per "benedire" le coppie omosessuali. Un documento con uno schema di liturgia e delle vaghe spiegazioni per indicare una pastorale per gli omosessuali e la indicazione di un responsabile per questa pastorale. 

"Il cardinale Jozef De Kesel e i vescovi fiamminghi nel documento spiegano che la "Chiesa ospitale,  non esclude nessuno" e che "vogliono dare una risposta concreta al desiderio di prestare un'attenzione esplicita alla situazione delle persone omosessuali, dei loro genitori e della famiglia". E fanno riferimento ad Amoris laetitia. 

Di fatto questa è una presa di posizione molto grave contro quello che era stato chiarito in Vaticano quando in Germania alcuni avevano tentato di fare delle liturgie di benedizione del genere.

Il 15 marzo del 2021 una Nota della Congregazione per la Dottrina della fede e una risposta ad un quesito chiarisce: “AL QUESITO PROPOSTO: “La Chiesa dispone del potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso sesso? SI RISPONDE: Negativamente”.

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Più chiaro di così. 

I belgi come già i tedeschi tentano la strada traversa e nel testo aprono con una "captatio benevolentiae" verso Papa Francesco citando la Amoris letitiae.

Il tentativo dei belgi di far passare la benedizione come un modo per sconfiggere omofobia ed esclusione poi non convince. In Belgio la cultura gay è molto diffusa e la Chiesa cattolica vive grandi difficoltà dovute alla secolarizzazione. Chiese che diventano Hotels e ristoranti sono solo la manifestazione più evidente. 

In attesa di una ulteriore risposta dal Papa o dal Vaticano c'è da chiedersi cosa abbia pensato il primate belga Jozef De Kesel onorato nel 2016 da Papa Francesco al titolo di Cardinale.