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Il Card. Montenegro: "Con le toppe non si risolvono i problemi''

Il Cardinale Arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro |  | Marco Mancini - Aci Stampa Il Cardinale Arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro | | Marco Mancini - Aci Stampa

La tratta delle persone è un tema assolutamente attuale. Le cronache italiane e non solo parlano quotidianamente di questa tragedia del Terzo Millennio. E l'Italia, suo malgrado, è meta - spesso - dei trafficanti di uomini. In Vaticano ieri meeting con i Sindaci di tutto il mondo per discutere del problema. E tra loro c'era anche il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, che ad Aci Stampa ha concesso una intervista a tutto campo.

Eminenza, il Papa in America Latina ha ribadito che nessuno può obbligarci a non accogliere…

Credo che questa sia una richiesta del futuro che già parla. Se vogliamo pensare ad un mondo diverso, migliore, dovremmo accettare la strada dell’accoglienza e quindi è necessario che ognuno si apra ed apra il proprio cuore all’altro proprio per non rischiare di restare poi solo tanti egoismi che messi insieme non potranno camminare verso un futuro diverso.

Qui ci sono sindaci di diversi Paesi e di diverse parti politiche. Che messaggio parte da questo meeting?

Se alla politica si dà il senso vero, c’è bisogno della politica perché le cose cambino perché la politica amministra le persone, le cose e la politica è quella che segna le strade. Io credo che senza la politica diventerebbe difficile individuare i tragitti da fare. Che persone impegnate nell’amministrazione delle città sentano il bisogno di mettersi insieme, di discutere e di individuare delle forme diverse di stili di vita, beh credo che questo sia qualcosa di grande e di bello.

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Eminenza, lei guida una Arcidiocesi in prima linea. Come stanno andando le cose?

Lo vediamo come vanno, proprio perché la politica non fa ancora le scelte che deve. Fino a quando si tratterà, nonostante si dica che non è così, l’immigrazione come emergenza è chiaro che sarà tutto fallimentare. Con le toppe non si risolvono i problemi. Se la politica fa la scelta vera di pensare che la situazione del Terzo Mondo è cosi grave per colpa nostra e che deve essere aiutato e non tamponato, allora dobbiamo assumerci le nostre responsabilità.

C’è una miopia da parte dell’Europa. La Grecia è una emergenza, l’immigrazione è una emergenza… L’Europa manca di politiche di ampio respiro?

Ognuno dice lo Stato sono io… Ogni Stato si crede il centro del mondo, ma credo che il futuro dice che ormai dobbiamo saperci mettere insieme, ognuno deve cedere qualcosa di suo per prendere qualcosa dall’altro. La politica c’è per il bene comune, e il bene comune e la somma di tanti piccoli beni, è una scelta diversa che guarda lontano.