Le vittime sono di tutti e le sentiamo nostreCi uniamo alla preghiera del Santo Padre per ognuno di loro, per quanti sono ancora dispersi e per i sopravvissuti. Li affidiamo a Dio con un pensiero per le loro famiglie”. Così il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI e Arcivescovo metropolita di Bologna, ha commentato il naufragio di oggi al largo della Calabria, costato la vita a decine di migranti.

“Questa ennesima tragedia, nella sua drammaticità, ricorda – prosegue il porporato - che la questione dei migranti e dei rifugiati va affrontata con responsabilità e umanità. Non possiamo ripetere parole che abbiamo sprecato in eventi tragici simili a questo, che hanno reso il Mediterraneo in venti anni un grande cimitero”.

“Occorrono – conclude il Cardinale Zuppi - scelte e politiche, nazionali ed europee, con una determinazione nuova e con la consapevolezza che non farle permette il ripetersi di situazioni analoghe. L’orologio della storia non può essere portato indietro e segna l’ora di una presa di coscienza europea e internazionale. Ciò che conta è che sia una risposta strutturale, condivisa e solidale tra le Istituzioni e i Paesi. Perché nessuno sia lasciato solo e l’Europa sia all’altezza delle tradizioni di difesa della persona e di accoglienza”.