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Il Papa agli Alpini: "Non si è Alpini per sé stessi, ma per gli altri e con gli altri"

Papa Francesco ha ricevuto in Udienza i Soci dell’Associazione Nazionale Alpini

Papa Francesco, udienza |  | Vatican Media / ACI group Papa Francesco, udienza | | Vatican Media / ACI group

"Saluto gli anziani, memoria vivente di dedizione eroica e di allenamento al sacrificio; saluto i giovani, che proseguono il cammino guardando verso l’alto, con l’andatura tenace e paziente del montanaro che sale i ripidi sentieri per guadagnare la vetta. E, da buoni Alpini, sempre con il cuore e le braccia pronti a sostenere i compagni di cordata e a prendersi cura del creato, nostra casa comune ferita". Con queste parole il Papa accoglie in Udienza i Soci dell’Associazione Nazionale Alpini.

"Vorrei incoraggiarvi ad andare avanti così: ancorati alle radici, alla memoria, e al tempo stesso legati in cordata, solerti nell’aiutarvi, per non cedere alla stanchezza e portare avanti insieme la fedeltà ai vostri buoni impegni e alla parola data. Sono valori che da sempre contraddistinguono le Penne Nere e che acquistano ancora più rilievo in questo anno, che è il 150° dalla fondazione del Corpo degli Alpini", dice il Papa ai presenti.

Poi il Papa regala agli alpini italiani due parole: fraternità e servizio. "Due parole che vi descrivono bene e sulle quali vorrei brevemente soffermarmi", commenta Francesco.

Fraternità. "È bello constatare che siete riusciti a camminare insieme per un secolo, dimostrando di essere una famiglia. La vostra realtà, ramificata in varie Sezioni e Gruppi con caratteristiche specifiche, è stata in grado di fare della diversità dei singoli e della varietà dei raggruppamenti occasioni per accrescere la fraternità - commenta Francesco - Non si è Alpini per sé stessi, ma per gli altri e con gli altri. Ed è bello che in questo senso vi proponete di “allargare la famiglia”, disponendovi a collaborare con altri: con i militari in servizio nell’Esercito, ma anche con varie organizzazioni benefiche".

Il servizio agli altri. "Mediante il volontariato, siete un costante punto di riferimento. È noto, infatti, il vostro impegno nelle emergenze, che fa della vostra Associazione una moderna forza di intervento e di soccorso. Il vostro contributo è rivolto specialmente alle persone che si trovano in situazione di sofferenza e di bisogno, perché non si sentano sole ed emarginate. Traducete così nei fatti la fedeltà al Vangelo, che spinge a servire i fratelli, specialmente i più disagiati. Penso alla vostra presenza accanto ai terremotati e a quanti sono colpiti da calamità; al vostro sostegno nel realizzare infrastrutture per le persone fragili; alla vostra generosa disponibilità durante la pandemia.", conclude il Papa.

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