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Il Papa agli universitari: "Occorre maturare una cultura dell’incontro"

Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco riceve in Udienza gli studenti e i docenti dell’Università di Macerata

Papa Francesco |  | Daniel Ibanez / ACI Group Papa Francesco | | Daniel Ibanez / ACI Group

Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco riceve in Udienza gli studenti e i docenti dell’Università di Macerata. "L’università è – o almeno dovrebbe essere – il luogo dell’apertura della mente agli orizzonti del sapere, agli orizzonti della vita, del mondo, della storia", dice subito il Papa salutando i presenti.

"E questo orizzonte, per così dire, si raddoppia se pensiamo che ogni persona, dunque ogni studente e studentessa che attraversa la soglia dell’università e la frequenta per alcuni anni, ognuno di loro è, in sé stesso, un universo. Nell’università, dunque, si incontrano due universi: quello del mondo, del sapere, e quello dell’uomo; ogni singola persona è un universo, che solo Dio conosce pienamente, con impareggiabile rispetto", commenta il Pontefice.

"Questa, direi, è la sfida dell’università: far incontrare questi due orizzonti, quello del mondo e quello personale, perché possano dialogare, e da questo dialogo venga una crescita di umanità", sottolinea ancora il Papa.

Per Francesco "investire sulla formazione, sulla scuola, sull’università è il miglior investimento per il futuro di un Paese".

"Un altro aspetto vorrei sottolineare, toccato anche dal Rettore: quello dell’incontro tra le diverse culture. Sappiamo bene che questo non è automatico. Non basta mettere insieme professori e studenti di diverse provenienze. Occorre maturare una cultura dell’incontro. E certamente l’università è un luogo privilegiato per farlo. Macerata ha dato i natali a un grande campione di questa cultura che è padre Matteo Ricci. Lui è stato grande non solo per le cose che ha fatto che ha scritto, ma è grande perché è stato un uomo di incontri, un uomo della cultura dell’incontro, un uomo che è andato oltre all’essere straniero; è diventato cittadino del mondo perché cittadino delle persone. Questa è cultura dell’incontro", Quanto bisogno c’è oggi, a tutti i livelli, di percorrere con decisione questa strada, la strada del dialogo!", conclude il Papa.

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