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Il Papa: al Sinodo anche le famiglie senza patria come quelle di cui parla Geremia

Fedeli in piazza per la preghiera dell' Angelus |  | ACI Group Fedeli in piazza per la preghiera dell' Angelus | | ACI Group

“Il primo a voler camminare insieme con noi, a voler fare “sinodo” con noi, è proprio Lui, il nostro Padre. Il suo “sogno”, da sempre e per sempre, è quello di formare un popolo, di radunarlo, di guidarlo verso la terra della libertà e della pace. E questo popolo è fatto di famiglie: ci sono «la donna incinta e la partoriente»; è un popolo che mentre cammina manda avanti la vita, con la benedizione di Dio.” Papa Francesco ha salutato così i fedeli che si sono radunati in piazza san Pietro per la recita dell’Angelus dopo la celebrazione della messa che ha concluso il Sinodo sulla famiglia.

Commentando le letture della liturgia di oggi il Papa ha ricordato che il popolo di Dio “non esclude i poveri e gli svantaggiati, anzi, li include: «fra loro sono il cieco e lo zoppo» - dice il Signore. E’ una famiglia di famiglie, in cui chi fa fatica non si trova emarginato, lasciato indietro, ma riesce a stare al passo con gli altri, perché questo popolo cammina sul passo degli ultimi; come si fa nelle famiglie, e come ci insegna il Signore, che si è fatto povero con i poveri, piccolo con i piccoli, ultimo con gli ultimi. Non lo ha fatto per escludere i ricchi, i grandi e i primi, ma perché questo è l’unico modo per salvare anche loro, per salvare tutti.”

Il pensiero del Papa va alle immagini “dei profughi in marcia sulle strade dell’Europa, una realtà drammatica dei nostri tempi. Anche a loro Dio dice: «Erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni». Anche queste famiglie più sofferenti, sradicate dalle loro terre, sono state presenti con noi nel Sinodo, nella nostra preghiera e nei nostri lavori, attraverso la voce di alcuni loro Pastori presenti in Assemblea. Queste persone in cerca di dignità, queste famiglie in cerca di pace rimangono ancora con noi, la Chiesa non le abbandona, perché fanno parte del popolo che Dio vuole liberare dalla schiavitù e guidare alla libertà.” E conclude:” in questa Parola di Dio, si rispecchia l’esperienza sinodale che abbiamo vissuto. Il Signore, per intercessione della Vergine Maria, ci aiuti anche ad attuare le indicazioni emerse in stile di fraterna comunione.”

Tra i gruppi presenti anche la Hermandad del Señor de los Milagros di Roma, “che con tanta devozione ha portato in processione l’Immagine venerata a Lima, nel Perù, e dovunque vi sono emigrati peruviani. Grazie della vostra testimonianza!” Poi un saluto ai “pellegrini musicisti della “Musikverein Manhartsberg”, provenienti dalla diocesi di Vienna; e l’Orchestra di Landwehr, Friburgo (Svizzera), che ieri sera ha tenuto un concerto di beneficenza.” E infine all’Associazione Volontari Ospedalieri “San Giovanni” di Lagonegro, e il gruppo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.

 

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