Nel giorno della festa di San Pietro e Paolo, patroni di Roma, dopo la Messa celebrata in Piazza San Pietro, Papa Francesco continua la sua intensa mattinata con la recita dell’Angelus dal Palazzo Apostolico. Il Papa commenta il brano del Vangelo odierno perché in “esso si racconta un episodio fondamentale per il nostro cammino di fede, si tratta del dialogo in cui Gesù pone ai suoi discepoli la domanda sulla sua identità”.

“Nel corso dei secoli – commenta il Papa -  il mondo ha definito Gesù in diversi modi: un grande profeta della giustizia e dell’amore; un sapiente maestro di vita; un rivoluzionario; un sognatore dei sogni di Dio... Nella babele di queste e di altre ipotesi si staglia ancora oggi, semplice e netta, la confessione di Simone detto Pietro, uomo umile e pieno di fede: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.

Ma anche la risposta di Gesù per Francesco “è piena di luce”: ‘Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa’. “È la prima volta qui – commenta Papa Francesco - che Gesù pronuncia la parola Chiesa: e lo fa esprimendo tutto il suo amore verso di essa, che definisce la mia Chiesa. E’ la nuova comunità dell’Alleanza, non più basata sulla discendenza e sulla Legge, ma sulla fede in Lui, Gesù, Volto di Dio”.

Dopo la recita dell’Angelus, il pensiero del Papa va ai nuovi cardinali: “Possano vivere sempre con entusiasmo e generosità il loro servizio al Vangelo e alla Chiesa”. Infine il saluto di Papa Francesco a tutti i romani: “Il mio saluto oggi è soprattutto per voi, fedeli di Roma, nella festa dei santi Patroni della Città!  Per questa ricorrenza la Pro Loco romana ha promosso la tradizionale Infiorata, la vedo da qua, realizzata da diversi artisti e da tante realtà associative e del volontariato. Grazie per questa bella iniziativa e per le suggestive decorazioni floreali!