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Il Papa: "Far conoscere la Terra Santa vuol dire trasmettere il Quinto Vangelo"

Dal Papa i comunicatori della Custodia di Terra Santa per i 100 Anni della Rivista Terra Santa

Papa Francesco, udienza generale |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, udienza generale | | Vatican Media / ACI Group

Il Papa accoglie nel Palazzo Apostolico Vaticano la Delegazione della Custodia di Terra Santa nel Centenario della rivista “La Terra Santa”. Il Papa ringrazia la redazione della rivista nelle diverse edizioni linguistiche e per le Edizioni Terra Santa; come pure coloro che si occupano dei siti web e dei social media e a tutti i collaboratori del Christian Media Center.

"Scusatemi se rimango seduto, ma ho un male alla gamba oggi che ... Mi fa male, male se sono in piedi. Così è meglio per me", dice il Papa prima di iniziare il discorso.

Fondata nel 1921 a Gerusalemme, la rivista Terrasanta oggi è un bimestrale a colori pubblicato nelle edizioni italiana, francese, inglese, portoghese, spagnola e araba. Nasce con il compito di raccontare le meraviglie della Terra Santa e l’impegno dei frati minori nei diversi campi della loro attività, tra cui la salvaguardia delle comunità cristiane nei Paesi dove è presente la Custodia: Israele, Palestina, Giordania, Libano, Siria, Egitto, Cipro e alcune isole della Grecia.

Attraverso contributi di esperti, molti dei quali francescani, si propone come strumento per una conoscenza approfondita della complessa realtà della Terra Santa, trattando tematiche religiose, culturali, bibliche, archeologiche, ecumeniche. L’edizione italiana di Terrasanta è diffusa in circa settemila copie. Il primo fascicolo del 2022 è un numero speciale di 114 pagine interamente dedicato al tema dei cammini e dei pellegrinaggi, che sono una dimensione fondamentale per i cristiani e per chi vuole avvicinarsi ai Luoghi Santi.

"Far conoscere la Terra Santa vuol dire trasmettere il Quinto Vangelo, cioè l’ambiente storico e geografico in cui la Parola di Dio si è rivelata e poi si è fatta carne in Gesù di Nazaret, per noi e per la nostra salvezza. Vuol dire anche far conoscere la gente che vi abita oggi, la vita dei cristiani delle varie Chiese e denominazioni, ma anche quella di ebrei e musulmani, per cercare di costruire, in un contesto complesso e difficile com’è quello mediorientale, una società fraterna", dice il Papa nel corso dell'udienza.

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Il Pontefice incoraggia i presenti "a raccontare la fraternità possibile: quella tra cristiani di Chiese e confessioni purtroppo ancora separate, ma che in Terra Santa sono spesso già vicine all’unità, come io stesso ho avuto occasione di constatare. Raccontare la fraternità possibile tra tutti i figli di Abramo, ebrei, cristiani e musulmani. Raccontare la fraternità ecclesiale che si apre ai migranti, agli sfollati e ai rifugiati, per restituire loro la dignità di cui sono stati privati quando hanno dovuto lasciare la loro patria in cerca di un futuro per sé e per i figli".

"Per realizzare i vostri servizi, le vostre inchieste e le vostre pubblicazioni non vi limitate ai territori più tranquilli, ma visitate anche le realtà più difficili e sofferenti, come la Siria, il Libano, la Palestina e Gaza. So che cercate di presentare le storie di bene, quelle di resistenza attiva al male della guerra, quelle di riconciliazione, quelle di restituzione della dignità ai bambini derubati della loro infanzia, quelle dei rifugiati con le loro tragedie ma anche con i loro sogni e le loro speranze. Grazie perché, per fare così il vostro lavoro, non avete risparmiato le suole delle scarpe, e so che non le risparmierete neanche in futuro, per poter raccontare tutto questo", sottolinea il Papa.

Francesco conclude ribadendo che il lavoro dei comunicatori della Custodia della Terra Santa è "prezioso per i credenti del mondo intero e, nello stesso tempo, va a sostegno dei cristiani che vivono nella Terra di Gesù".

Oltre a Terrasanta, fanno capo alla Fondazione anche le testate giornalistiche Eco di Terrasanta e Terrasanta.net. La Fondazione cura il settore della comunicazione multimediale attraverso siti internet e social network, promuove mostre e l’organizzazione di eventi culturali dedicati alla Terra Santa, in particolare a Milano e a Bologna, nel complesso della basilica di Santo Stefano.