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Il Papa: "Legame naturale tra Chiesa e famiglia"

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Anche oggi il Papa ha dedicato alla famiglia la sua catechesi nel corso dell'Udienza Generale del mercoledì in Piazza San Pietro. "Il legame tra la famiglia e la comunità cristiana - ha spiegato Francesco ai fedeli radunatisi in piazza - è un legame naturale, perché la Chiesa è una famiglia spirituale e la famiglia è una piccola Chiesa. La comunità cristiana è la casa di coloro che credono in Gesù come la fonte della fraternità tra tutti gli uomini. La Chiesa cammina in mezzo ai popoli, nella storia degli uomini e delle donne, dei padri e delle madri, dei figli e delle figlie: questa è la storia che conta per il Signore".

"I grandi eventi delle potenze mondane - ha aggiunto il Pontefice - si scrivono nei libri di storia, e lì rimangono. Ma la storia degli affetti umani si scrive direttamente nel cuore di Dio, ed è la storia che rimane in eterno. È questo il luogo della vita e della fede. La famiglia è il luogo della nostra iniziazione, insostituibile, indelebile, a questa storia di vita piena che finirà nella contemplazione di Dio per tutta l’eternità nel cielo, ma incomincia nella famiglia, e per questo è tanto importante la famiglia".

Anche Gesù ha imparato la storia umana grazie alla sua famiglia. Gesù infatti - ha proseguito Papa Bergoglio - "nacque in una famiglia e lì imparò il mondo: una bottega, quattro case, un paesino da niente. Vivendo per trent’anni questa esperienza, Gesù assimilò la condizione umana, accogliendola nella sua comunione con il Padre e nella sua stessa missione apostolica. Quando lasciò Nazaret e incominciò la vita pubblica, Gesù formò intorno a sé una comunità, una assemblea, cioè una convocazione di persone: la chiesa".

Questa comunità - ha detto ancora il Papa - "nei Vangeli, ha la forma di una famiglia ospitale, non di una setta esclusiva: troviamo Pietro e Giovanni, ma anche l’affamato e l’assetato, lo straniero e il perseguitato, la peccatrice e il pubblicano, i farisei e le folle. E Gesù non cessa di accogliere e di parlare con tutti, anche con chi non si aspetta più di incontrare Dio nella sua vita: è una lezione forte per la Chiesa, i discepoli stessi sono scelti per prendersi cura di questa assemblea, di questa famiglia degli ospiti di Dio". Secondo il Pontefice "una Chiesa davvero secondo il Vangelo non può che avere la forma di una casa accogliente, con le porte aperte, sempre. Le chiese, le parrocchie, le istituzioni con le porte chiuse non si devono chiamare chiesa, si devono chiamare musei!".

Francesco ha poi lanciato la proposta di una alleanza tra famiglia e parrocchie, una "alleanza cruciale contro i centri di potere ideologici, finanziari e politici, riponiamo le nostre speranze in questi centri dell’amore, centri evangelizzatori, ricchi di calore umano, basati sulla solidarietà e la partecipazione. Anche sul perdono tra noi".

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Nessuno si tiri indietro - ha concluso il Papa - nella collaborazione tra famiglia e parrocchia. "Nessuno è all’altezza, nessuno ha le forze! Senza la grazia di Dio, non potremmo fare nulla. Il Signore non arriva mai in una nuova famiglia senza fare qualche miracolo. Ricordiamoci di quello che fece alle nozze di Cana! Si’, il Signore, se ci mettiamo nelle sue mani, ci fa compiere miracoli!".