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Il Papa: "Venerdì Santo tra vergogna e speranza"

Il Papa presiede la Via Crucis al Colosseo |  | Lucia Ballester CNA
Il Papa presiede la Via Crucis al Colosseo | | Lucia Ballester CNA
Il Papa presiede la Via Crucis al Colosseo |  | Lucia Ballester CNA
Il Papa presiede la Via Crucis al Colosseo | | Lucia Ballester CNA
Il Papa presiede la Via Crucis al Colosseo |  | Lucia Ballester CNA
Il Papa presiede la Via Crucis al Colosseo | | Lucia Ballester CNA

Le meditazioni della biblista francese Anne-Marie Pelletier sui drammi del nostro tempo hanno fatto da filo conduttore nella Via Crucis del Venerdì Santo che Papa Francesco ha presieduto - come ogni anno dal 1970 - al Colosseo.

"O Cristo lasciato solo e tradito e venduto a basso prezzo - ha detto il Papa nell'orazione finale - o Cristo giudicato dai peccatori, O Cristo straziato nelle carni e incoronato di spine, schiaffeggiato e inchiodato. Trafitto dalla lancia, morto e sepolto, Dio della vita e dell'esisetenza. Torniamo a Te con occhi abbassati e pieni di vergogna e con il cuore pieno di speranza".

"Vergogna - ha spiegato Francesco - per le immagini di distruzione e naufragio che sono ordinarie nella nostra vita, per il sangiu iunnocente versato ogni giorno da innocenti per il colore della pelle o per la fede in Te. Vergogna per le volte che ti abbiamo venduto e traditoo e lasciato solo a morire per i nostri peccati, scappando da codardi. Vergogna per il silenzio davanti alle ingiustizie, per le nostre voci squillanti per difendere i nostri interessi e non quelli altrui. Vergogna per le volte che noi vescovi, sacerdoti, consacrati abbiamo scandalizzato e ferito la Chiesa e abbiamo dimenticato il nostro primo amore e la nostra totale dospinibiltà. Tanta vergogna... ma il nostro cuore è nostalgico perchè non ci tratti secondo i nostri meriti ma per la tua misericordia. Il tuo cuore non ci dimentica per la durezza delle noste viscere".

Ma c'è anche "speranza: i nostri nomi - ha aggiunto il Pontefice - sono incisi nel tuo cuore, la croce trasforme i nostri cuori induriti in cuori di carne capaci di amare. Trasforma questa notte tenebrosa nell'alba della Risurrezione. I fedeli della Tua croce continueranno a vivere come lievito. La speranza che la Chiesa cercherà di gridare nel deserto dell'imanità per preparare il tuo trionfale ritorno, la speranza che il bene vincerà nonostante la sua apparente sconfitta".

"Dinanzi al tuo patibolo - ha concluso - ci inginocchiamo con vergogna e speranza e ti chiediamo di lavarci con il tuo sangue e acqua e di perdonarci. Ricordati dei nostri fratelli stroncati da violenza, indifferenza e guerra. Spezza le catene del nostro egoismo e della nostra mondanità. Insegnaci a non vergognarci della tua croce, a non strumentalizzarla ma ad adorarla".

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A portare la croce tra gli altri il Cardinale Agostino Vallini - alla sua ultima Via Crucis come Vicario di Roma - i frati di Terrasanta, i volontari dell'Unitalsi e una famiglia egiziana.