Città del Vaticano , venerdì, 18. aprile, 2025 10:00 (ACI Stampa).
In ogni numero della newsletter della Biblioteca Apostolica Vaticana si trovano dei piccoli tesori.
Nel numero di Gennaio Marzo di OWL si parla del Salterio di Bury St. Edmund arrivato alla Vaticana nel 1690 con la collezione dei manoscritti appartenuti alla regina Cristina di Svezia. "Scritto probabilmente a Canterbury per l’abbazia di Bury St. Edmunds nella prima metà (secondo quarto) del sec. XI, è ornato da grandi e ricche iniziali in corrispondenza dell’incipit delle partizioni del Salterio (Salmo 1 e Salmo 51, la terza non è stata realizzata), come si nota di frequente in questo tipo di manoscritti. Presenta però anche una particolarità, gli agili disegni marginali a inchiostro bruno e rosso che risultano molto espressivi, e che traducono in immagini alcuni episodi e metafore dei Salmi. I disegni non sono inseriti in una cornice, ma sembrano “fluttuare” sui fogli e nei testi che li hanno ispirati; costituiscono la loro visualizzazione, e suggeriscono un contatto intimo tra umano e divino. In queste illustrazioni vediamo realizzarsi plasticamente il rapporto con Dio per cui il salmista prega. I testi furono trascritti prima che i disegni venissero realizzati; da ultimo vennero inserite le iniziali dorate".
Nell'articolo si pone particolare attenzione al versetto “Giustizia e pace si baceranno” (v. 11: iustitia et pax osculatae sunt), "un'immagine leggera, quasi eterea, ma densa di significato. La metafora è presentata concretamente nel margine esterno attraverso la raffigurazione di due donne, personificazioni di Giustizia e Pace, che si scambiano un bacio e si stringono le mani in segno di alleanza. Un legame concettuale antico e profondo nella cultura umana in cerca di armonia, che va ben oltre l’immagine poetica che questo disegno suggerisce. Parlare di pace e di giustizia oggi, usando la forza dell'umana voce della cultura, è quanto mai attuale; e si comprende ancora meglio quanto i due concetti, le due figure, siano concretamente legate, come persone reali, e si sostengano in un forte abbraccio. La giustizia «è il presupposto della pace e la pace e la giustizia resistono o cadono insieme»".