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Il viaggio di Papa Tawadros a Roma e Milano

La settimana del capo della Chiesa Ortodossa Copta si è concluso con una Divina Liturgia eccezionalmente celebrata nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Ora la visita a Milano

Papa Tawadros II | Papa Tawadros II durante la Divina Liturgia in San Giovanni in Laterano, 14 maggio 2023 | DPUC Papa Tawadros II | Papa Tawadros II durante la Divina Liturgia in San Giovanni in Laterano, 14 maggio 2023 | DPUC

Oggi incontrerà l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, a cementare una sorta di collegamento tra l’arcidiocesi di Milano e l’Egitto, scandito da pellegrinaggi, incontri e anche pastorale negli ultimi anni. Ma il viaggio di Papa Tawadros a Milano prende le mosse da un viaggio che ha avuto un peso ancora maggiore, la settimana trascorsa a Roma per commemorare, insieme a Papa Francesco, i cinquanta anni dal primo incontro tra un Papa di Roma e un Papa della Chiesa ortodossa Copta, Paolo VI e Shenouda.

È in quell’occasione che Papa Francesco ha annunciato che i 21 martiri copti di Mina, sgozzaati su una spiaggia dal sedicente Stato Islamico e le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, saranno inseriti nel Martirologio Romano. Martiri copti ortodossi come martiri cattolici, in quello che già Giovanni Paolo II, nella Ut Unum Sint, chiamò l’ecumenismo dei martiri, ha fatto notare in una intervista con Kath.net il Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Il gesto di Papa Francesco potrebbe essere il primo di una lunga serie, considerando che c’è anche un copto ortodosso tra i 48 martiri della chiesa di Baghdad di cui è già avviata la causa di beatificazione, ed altri quattro caldei ortodossi furono martirizzati a Mosul. La visita di Tawadros, dunque, potrebbe aver aperto una nuova era nel dialogo ecumenico.

La Divina Liturgia a San Giovanni in Laterano era una novità assoluta. Tawadros ha anche benedetto San Dioscuro come difensore dell’ortodossia. Nel 2016, si era tenuta nella Basilica di San Pietro, alla presenza di Papa Francesco, una commemorazione del genocidio armeno guidato dalla Chiesa Apostolica Armena. In questo caso, però, si è trattato di una vera e propria divina liturgia, officiata da un patriarca ortodosso all’interno della “cattedrale del Papa”.

La liturgia è stata concelebrata da tutti i membri della sua delegazione e dal clero della diocesi copto-ortodossa di Roma e del Sud Italia. Il 13 maggio, nella stessa Basilica, Papa Tawadros aveva pronunciato una catechesi sull’unità dei cristiani davanti alla basilica gremita di fedeli.

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Tawadros è stato accolto dal Cardinale Angelo de Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma,, e dall’arcivescovo Brian Farrell, segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che ha sottolineato: “Questa visita di Papa Tawadros è stata per la Chiesa di Roma una benedizione e senza dubbio sarà ricordata anche come un momento storico nelle relazioni tra la Chiesa cattolica e la Chiesa copto-ortodossa”.

Farrell ha anche sottolineato che era la prima volta che “il Patriarca della Sede di San Marco celebra la liturgia eucaristica in rito copto in questa illustre Basilica di San Giovanni in Laterano”, e si è augurato che la liturgia “possa anche ricordarci che il tempio di pietre che ci riunisce è il simbolo dell’unica Chiesa che i cristiani sono chiamati a formare”.

Papa Tawadros è stato eletto nel 2012 e ha ospitato Papa Francesco nel 2017 al Cairo, dove ha la sua sede. La dichiarazione congiunta che rilasciarono in quell’occasione rappresentava un ulteriore passo avanti nel dialogo iniziato sotto Paolo VI, e da allora il loro incontro è commemorato da una giornata copto-cattolica con uno scambio di messaggi.

Nel corso della sua visita, dopo l’incontro con Papa Francesco l’11 maggio, Papa Tawadros II ha visitato il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, dove è stato ricevuto dal Cardinale Koch e dal personale.

Il cardinale, nel suo discorso, ha detto a Tawadros che il dicastero è la sua casa, e lo ha per il continuo supporto dato al dialogo ecumenico, che ha incluso anche l’accoglienza in Egitto per la 19esima sessione plenaria della Commissione Congiunta Cattolica Ortodossa lo scorso febbraio.

Il Cardinale ha anche presentato un libro commemorativo intitolato “La Chiesa Cattolica e la Chiesa Copto Ortodossa”, che ha tra l’altro la prefazione di Papa Francesco e dello stesso Tawadros, che “mette insieme i più importanti documenti delle relazioni tra le nostre Chiese sin dal Concilio Vaticano II: scambi di delegazioni, visite, discorsi, dichiarazioni congiunte, messaggi e documenti della commissione bilaterale del dialogo”.

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Sua Santità Tawadros II  ha ringraziato per il volume e ha espresso il suo "profondo rispetto e apprezzamento" per il lavoro del DPUC, ritenendo necessario di " apprendere gli uni dagli altri attraverso lo scambio delle esperienze e lo scambio di visite di sacerdoti e monaci, così come già avvenuto con un gruppo di sacerdoti delle Chiese Orientali su invito del Vaticano ".

Parlando di dialogo ecumenico, Papa Tawadros ha detto che si deve prendere in considerazione anche il contributo degli studiosi, dei monasteri, degli storici delle due Chiese, "prestando particolare interesse ai santi e ai martiri, che rappresentano dei ponti tra l’Oriente e l’Occidente”. Per questo, ha aggiunto,  “sarà bene rafforzare la Giornata dell’amicizia fraterna promuovendola al livello dei fedeli".

Venerdì 12 maggio, Sua Santità Tawadros II e il suo seguito sono stati ricevuti presso il Dicastero per le Chiese Orientali e la Segreteria generale del Sinodo.

Nell’incontro alla segreteria del Sinodo, il Cardinale Grech ha chiesto a Papa Tawadros di benedire il cammino sinodale. Grech era con l’arcivescovo Luis Marin de San Martin e Suor Nathalie Becquart, sottosegretari. Nel suo discorso, ha presentato il processo sinodale, ricordando come la tradizione orientale può “aiutare la Chiesa Cattolica ad articolare meglio tra loro la comune partecipazione dei fedeli alla vita ecclesiale, che ha la sua fonte e il suo culmine nella Divina Liturgia, la dimensione collegiale dell’episcopato, che trova la sua massima espressione nel Sinodo, e il servizio all’unità svolto dal protos”.

“Confidiamo”, ha espresso il cardinale Grech, “che le Chiese d’Oriente potranno stimolarci a promuovere una salutare decentralizzazione dell’autorità, valorizzando meglio i livelli regionale e provinciale della sinodalità, che affondano le loro radici nei primordi della Chiesa indivisa”.

Infine, il Segretario Generale del Sinodo ha espresso la speranza che il cammino sinodale avviato da Papa Francesco nel 2021 “costituisca un ulteriore e importante passo di avvicinamento verso l’Oriente ortodosso”.

Dal canto suo, Papa Tawadros II ha presentato alcuni aspetti della vita della Chiesa Copta Ortodossa, mentre sua Eminenza Daniel, Metropolita di Maadi e El Basateen, ha presentato il funzionamento del Santo Sinodo di cui è Segretario Generale.

L’incontro, durato poco più di un’ora, si è svolto in un clima di grande cordialità e fraternità.

Da ieri, Papa Tawadros è a Milano, e oggi incontrerà l’arcivescovo Delpini. L’incontro avverrà

nella nuova sede episcopale della Diocesi di Milano della Chiesa copta, che si trova in via Gaggia e che sostituisce quella che ha avuto finora sede a Cinisello Balsamo.

L’incontro si inserisce nella tradizione delle visite che Tawadros ha già fatto a Milano quando era arcivescovo il cardinale Angelo Scola.