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Legge sul fine vita in Francia. La mobilitazione dei vescovi di Francia

I vescovi di Francia scendono in campo contro la legalizzazione dell’eutanasia, in una battaglia di opinione che li vede tutti dallo stesso lato

Vescovi francesi, fine vita | Il manifesto dei vescovi francesi contro la legge sul fine vita | Eglise Catholique Vescovi francesi, fine vita | Il manifesto dei vescovi francesi contro la legge sul fine vita | Eglise Catholique

Non è solo una offensiva mediatica, con diverse dichiarazioni in tutti i mezzi di comunicazione e una presenza quasi ossessiva nel dibattito. La Chiesa di Francia dice no con forza al disegno di legge sull’eutanasia dibattuto nel Paese, e lo fa chiedendo ai suoi fedeli di rivolgersi direttamente ai parlamentari, e di dire no al disegno di legge.

"Se adottato il 27 maggio, questo testo, tra i più permissivi al mondo, minaccerebbe i più vulnerabili e metterebbe in discussione il rispetto dovuto a ogni vita umana ", ha affermato la Conferenza episcopale francese in un manifesto presentato lunedì, pensato per essere esposto nelle chiese e durante le funzioni diocesane.

Il testo si legge: "Diciamo no alla legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito " e "non restiamo in silenzio. Fate appello al vostro parlamentare". Il manifesto contiene un codice QR che rimanda a una pagina del sito web della Conferenza Episcopale di Francia, che raccoglie informazioni sulla proposta di legge, discorsi di diversi vescovi ed elenca "cosa potete fare oggi”.

Viene richiesto ai fedeli anche di “organizzare dibattiti” e “condividere manifesti e materiali di comunicazione.

In un'intervista rilasciata lunedì a La Croix, il vicepresidente dei vescovi francesi, Vincent Jordy, ha ribadito la convinzione della Chiesa che "il suicidio assistito è una distorsione della fraternità" .

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Quanto all'ipotesi di un referendum sull'argomento, sollevata da Emmanuel Macron qualora il testo della legge dovesse arenarsi, monsignor Jordy ritiene che "affinché ciò abbia un senso, sarebbe necessario organizzare in anticipo una vera informazione dei cittadini per attenuare il clima di paura che alcuni mantengono " .

In un messaggio pubblicato il 12 maggio su X, il Cardinale François-Xavier Bustillo, vescovo di Ajaccio, ha affermato che “aiutare a morire è uccidere”. Mentre il 15 maggio  i leader francesi delle principali confessioni religiose hanno lanciato l'allarme: potrebbero verificarsi "gravi abusi" e un "cambiamento radicale" che, a loro avviso, la proposta di legge sulla morte assistita potrebbe comportare.

Il disegno di legge relativo al “diritto di suicidio assistito” è in esame all’Assemblea Nazionale dal 16 maggio e sarà sottoposto al voto formale dei deputati il 27 maggio.

La proposta di legge prevede di consentire ad adulti affetti da cancro terminale o da altre malattie incurabili di assumere farmaci letali. Il governo vuole rispondere ad una presunta richiesta da parte dell’opinione pubblica di opzioni legali per il fine vita.

In Spagna, ad esempio, una legge che regolamenta il fine vita è stata approvata nel 2021. L’eutanasia è già depenalizzata in Belgio, Olanda, Lussemburgo. L’eutanasia passiva o il suicidio assistito sono autorizzati in Svizzera, Austria, Germania, Danimarca, Norvegia, Ungheria, Lituania, Lettonia.

In Francia, il governo aveva promesso una legge del tipo dal 2022. Numerose voci di operatori sanitari, avvocati, esperti di etica e associazioni che difendono la causa delle persone in situazioni vulnerabili, si stanno pronunciando in particolare contro l'uso nel disegno di legge di un linguaggio che non dice la verità e chiedono che le realtà coperte da questo disegno di legge, vale a dire l'eutanasia e il suicidio assistito, siano chiaramente menzionate nel testo, e non nascoste.

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I vescovi di Francia avevano diffuso lo scorso anno una dichiarazione contro la legge del fine vita discussa, enfatizzando il loro “sì all’urgenza di fraternità”.