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Legge sulla bioetica in Francia, una speranza dal voto in Senato

I vescovi francesi mantengono per ora un prudente silenzio, mentre il Senato ha rigettato alcuni degli emendamenti più discussi del disegno di legge sulla bioetica

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I vescovi di Francia avevano lanciato quattro settimane di digiuno e preghiera per la Lois de Bioethique, la nuova legge sulla bioetica in Francia il cui testo includeva pratiche discutibile e controverse, come l’utero in affitto, la maternità condivisa, l’uso delle cellule staminali di embrioni nati da fecondazione in vitro per trattare i fratelli malati. Ma la misura emblematica era la possibilità della fecondazione assistita anche per donne single o per coppie di donne. Tuttavia, nel primo passaggio al Senato, tra il 3 e il 4 febbraio, tutte queste pratiche sono state respinte. E così, quello che arriverà alla Camera sarà un testo fortemente rimaneggiato.

I vescovi francesi non hanno fatto dichiarazioni ufficiali, perché sanno che la battaglia è ancora lunga, di fronte ad una volontà politica di mettere questa legge sulla bioetica tra le priorità, nonostante le varie emergenze causate anche dalla pandemia da COVID 19. Ma, di certo, il testo passato in seconda lettura al Senato è una piccola vittoria, arrivata nella notte dopo due giorni di dibattito con un voto per alzata di mano che ha visto il testo licenziato solo con i voti della maggioranza al Senato e con molte astensioni. E che ha visto respingere all’apertura della fecondazione assistita alle coppie composte da sole donne, e alle donne single.

Senza l’apertura alla fecondazione assistita per tutti, il testo ha perso anche un altro dei suoi passaggi principali: la possibilità per le donne conservare i propri ovociti senza motivo medico.

La fecondazione assistita per tutti può essere reintrodotta a seguito di una seconda delibera richiesta dal presidente del comitato speciale Alain Milon dopo che, a sorpresa, è stato adottato un emendamento che apre alla possibilità di riproduzione assistita “post-mortem”.

Dopo l’abolizione della fecondazione assistita per donne single e coppie di donne al voto del Senato, è stato anche rigettato l’emendamento che rimuoveva la possibilità di autoconservazione degli ovociti per le donne senza motivo medico.

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La battaglia sarà comunque lunga. Il governo ha già reso noto l’impegno per la fecondazione assistita per tutte le donne, e non ha intenzione di tornare indietro.

Il progetto di legge è stato votato dall’Assemblea Nazionale a ottobre 2019, poi modificato e votato dal Senato a febbraio 2020. Quindi, c’è stato il lockdown in Francia, e la legge è finita tra le leggi da discutere. Ma è stata inclusa tra le emergenze nazionali, e dunque subito ricalendarizzata con urgenza, mentre, aveva notato l’arcivescovo Michel Aupetit di Parigi, la “maggior parte delle importanti riforme devono essere rinviate e riviste”, e mentre la Francia è stata messa in ginocchio dalla crisi sanitaria.

vescovi francesi stanno lavorando da tempo alla questione delle leggi sulla bioetica, e hanno partecipato attivamente anche agli “Stati generali “sulla legge nel 2018, riferendone anche in un incontro in Vaticano. Sul sito della Conferenza Episcopale Francese, c’è da tempo un dossier tutto dedicato al tema.