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Notre Dame de Paris, approvato il piano della ristrutturazione interna. Ecco cosa cambia

Il progetto per la ristrutturazione dell’interno della cattedrale di Parigi, colpita dalla fiamme il 15 aprile 2019, è stato definito controverso, ma ha ottenuto la luce verde della Commissione Architettura. Tutte le novità

Notre Dame de Paris | Una veduta di Notre Dame in ricostruzione | Twitter Notre Dame de Paris | Una veduta di Notre Dame in ricostruzione | Twitter

Si entrerà dalla porta centrale, si faciliterà l’accesso dei pellegrini, cambierà qualcosa nelle nicchie delle statue. C’è la luce verde della Commissione dell’Eredità Nazionale e Architettura della Francia al progetto di rinnovamento dell’interno della cattedrale di Notre-Dame, che ha comunque ricevuto anche aspre critiche ed è stato definito da un gruppo di intellettuali francesi “un tentativo di rendere Notre-Dame” una sorta di Disneyland cattolico.

La ricostruzione della cattedrale simbolo di Francia non è stata esente da polemiche fino ad ora. La Chiesa cattolica ha dovuto resistere ai tentativi reiterati dalla stampa di considerare la Chiesa un museo, la Santa Sede si è anche espressa in merito all’UNESCO, mentre il dibattito è arrivato a pensare di spogliare la stessa cattedrale della parte liturgica. Non solo. Era stato presentato un progetto per il restauro dell’esterno della cattedrale che avrebbe, alla fine, snaturato la facciata.

Quel progetto è stato messo da parte, e l’aspetto di Notre Dame, con le sue guglie, il suo tetto ricostruito, resterà quello che è sempre stato. Diverso invece sarà il discorso per il suo interno.

Un piano – sostiene l’arcidiocesi di Parigi – che “renderà la cattedrale ancora più bella e accogliente. Tra i cambiamenti principali, l’installazione di un impianto di luci soffuse sospese ad altezza testa, e proiezioni luminose che mostreranno brevi versetti della Bibbia un multiple lingue sui muri della cattedrale.

E ancora: i visitatori entreranno dalla cattedrale dalle sue grandi porte centrali, e non dall’entrata laterale come succedeva prima, mentre l’arcidiocesi sta anche pensando di risistemare gli altari ed altre suppellettili per liberare spazio e permettere ai visitatori di muoversi meglio. In particolare, si pensa di spostare un gruppo di poco usati confessionali del 19esimo secolo al piano terra, in modo da creare uno spazio per mostrare arte e contemporanea.

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Alcuni dettagli del piano della diocesi sono stati rifiutati dalla commissione, come l’idea di rimuovere le statue dalle cappelle, mentre il prototipo dei nuovi banchi, che andrebbero a rimpiazzare le tradizionali sedie di vimini, dovrà essere revisionato.

Un rinnovamento che – secondo i critici – andrebbe a “danneggiare l’integrità culturale dell’edificio storico”, e che il piano “distorce completamente il decoro e lo spazio liturgico”.

Ma secondo padre Gilles Drouin, il sacerdote che è incaricato dei rinnovamenti interni, i rinnovamenti della Chiesa non sono radicali, e che “la cattedrale è sempre stata aperta all’arte del periodo contemporaneo, a partire dalla grande croce d’oro dello scultore Marc Couturier installata dal Cardinale Lustiger nel 1994”, e che “Notre Dame è stata costantemente rivoluzionata per 800 anni”.

Non ci saranno problemi per quanto riguarda l’esterno, perché il governo francese ha in animo di ricostruire Notre Dame “esattamente come era” prima dell’incendio. L’intenzione è di completare la ricostruzione entro il 2024.