Quella di Papa Paolo VI fu una visita breve, una "tappa di viaggio", ma il Pontefice - che si stava recando ad Udine per il Congresso Eucaristico Nazionale - volle comunque fermarsi nel capoluogo veneto per un saluto ai fedeli del Patriarcato. Era il 16 settembre 1972.

Ad accogliere il Papa l'allora Patriarca di Venezia Albino Luciani, che Paolo VI creerà cardinale nel concistoro dell'anno successivo.
"Poteva il Papa sorvolare Venezia senza sentirsi attratto a posare un istante su questa città incantata e benedetta? Non poteva. Quanto interesse rappresenta Venezia per Roma! Ed oggi più che mai. Ai cinque Papi che Venezia diede alla sede di Pietro nei secoli andati, due se ne sono aggiunti in questo secolo, venerati nel mondo. Sono fra voi come amico. Venezia deve non solo sopravvivere alla corrosione del suo mare, ma vivere. Non sia corrosa da manifestazioni di decadenza estetica e morale", le parole pronunciate dal Papa in piazza San Marco.

Paolo VI si rese poi protagonista di un gesto in un certo senso profetico. In piazza San Marco il Papa si tolse la stola e la mise sulle spalle del Patriarca Luciani. Quella stola sarebbe poi passata realmente ad Albino Luciani nell'agosto 1978, quando i cardinali riuniti in conclave lo avrebbero eletto successore di Paolo VI.

E' lo stesso Giovanni Paolo I a ricordare quell'episodio durante il suo primo Angelus, il 27 agosto 1978, tre settimane dopo la morte di Paolo VI.
"Papa Paolo - è il racconto spontaneo di Giovanni Paolo I - non solo mi ha fatto Cardinale, ma alcuni mesi prima, sulle passerelle di Piazza San Marco, m'ha fatto diventare tutto rosso davanti a 20.000 persone, perché s'è levata la stola e me l'ha messa sulle spalle, io non son mai diventato così rosso! D'altra parte in 15 anni di pontificato questo Papa non solo a me, ma a tutto il mondo ha mostrato come si ama, come si serve e come si lavora e si patisce per la Chiesa di Cristo".