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Papa Francesco ai giovani indigeni: “Tornate alla cultura delle origini”

Papa Francesco incontra i popoli indigeni | Papa Francesco incontra i popoli indigeni durante il suo viaggio in Cile di gennaio 2018 | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco incontra i popoli indigeni | Papa Francesco incontra i popoli indigeni durante il suo viaggio in Cile di gennaio 2018 | Vatican Media / ACI Group

Tornate alle cultura delle origini. Fatevi carico delle vostre radici, perché dalle radici viene la forza che vi fa crescere”. Papa Francesco invia un messaggio ai giovani indigeni, riuniti a Panama per la “pre-giornata mondiale della Gioventù” dedicata proprio alle popolazioni indigene.

Una pre-giornata che risponde ad una particolare sensibilità di Papa Francesco, il quale durante la Messa a Trujillo, in Perù, il 20 gennaio 2018, sottolineò che “Maria sarà sempre una madre meticcia”. E ai popoli indigeni Papa Francesco ha dedicato vari incontri e discorsi, e il tema dei popoli indigeni sarà particolarmente presente anche durante il sinodo speciale per la Regione Panamazzonica già convocato per il 2019.

 Da sempre, Papa Francesco ha voluto esaltare le potenzialità e opportunità date dalle differenti culture presenti in America Latina, stigmatizzando la colonizzazione ideologica che il Sudamerica ha sperimentato già quando le culture locali erano state praticamente annullate.

Nel suo videomessaggio, Papa Francesco ha ricordato le sue parole al termine della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, quando invitò a “riconoscere la memoria del nostro passato per costruire la speranza con valore”, ed è questo il tema preso per questo pre-incontro della Giornata Mondiale della Gioventù di Panama, in cui si riuniscono 100 giovani di diversi villaggi.

Papa Francesco mostra apprezzamento per l’iniziativa, la prima di questo genere.

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Il Papa esorta: “Tornare alla cultura delle origini. Farsi carico delle radici, perché dalle radici viene la forza che vi fa crescere, fiorire e fruttificare”. In più – aggiunge – si tratta di mostrare “la faccia indigena della nostra Chiesa nell’ambiente della GMG e di affermare il nostro impegno a proteggere la casa comune e collaborare nella costruzione di un altro mondo possibile, più egualitario e più umano”.

Papa Francesco sottolinea che “senza dubbio i temi in agenda stimoleranno una ricerca di risposte nella prospettiva evangelica a tante scandalose situazioni di emarginazione, esclusione, scarto e impoverimento cui sono condannati milioni di giovani, specialmente giovani di tanti villaggi nel mondo”.

Papa Francesco chiede che “la coscienza di appartenere ai vostri popoli sia una reazione contro la cultura dello scarto, contro questa cultura dell’oblio delle radici, progettata verso un futuro ogni volta più liquido, più gassoso, senza fondamento”.

Il Papa esorta però di non fermarsi al farsi carico delle proprie radici, ma anche di fare in modo che fruttifichino, che siano radici proiettata verso il futuro.

Questa è la sfida di oggi”, conclude Papa Francesco.