Città del Vaticano, mercoledì, 5. settembre, 2018 11:00 (ACI Stampa).
“La Chiesa considera l’attività sportiva, praticata nel pieno rispetto delle regole, un valido strumento educativo specialmente per le giovani generazioni. Il fenomeno sportivo, infatti, stimola a un sano superamento di sé stessi e dei propri egoismi, allena allo spirito di sacrificio e, se ben praticato, suscita la lealtà nei rapporti interpersonali, l’amicizia, il rispetto delle regole”. E’ il pensiero di Papa Francesco rivolto ad una Delegazione dei motociclisti che prenderanno parte al prossimo Gran Premio Octo di San Marino e della Riviera di Rimini.
Il Papa li ha ricevuti in Vaticano, prima dell’Udienza Generale. “È importante – commenta ancora il Pontefice - che quanti si occupano di sport, a vari livelli, promuovano quei valori umani e cristiani che stanno alla base di una società più giusta e solidale. Questo è possibile perché l’evento sportivo si esprime con linguaggio universale, che trascende confini, lingue, razze, religioni e ideologie. Pertanto, possiede la capacità intrinseca di unire le persone, favorendo il dialogo e l’accoglienza”.
Il Papa aggiunge poi a braccio: " Vorrei fermarmi su due parole che ha detto il presidente ( Giovanni Malagò del CONI ). Una è passione: quando io leggo le notizie sui suicidi dei giovani, e sono tanti, ma cosa è successo lì? Almeno posso dire che in quella vita mancava passione, qualcuno non ha saputo seminare le passioni per vivere. E poi le difficoltà non sono state prese con questa passione. Contagiate con la passione: questo mondo ha bisogno delle passioni, della passione".
La seconda parola su cui si sofferma Papa Francesco è campione: "Campione di vita è chi vive con passione, chi vive con pienezza è capace di vivere così. Passione e campione di vita: due parole belle".
