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Papa Francesco al Pime, siate una famiglia di apostoli con la urgenza della missione

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“Siete una “famiglia di apostoli”, una comunità internazionale di sacerdoti e laici che vivono in comunione di vita e di attività”.

Il Papa lo ha ripetuto ai partecipanti al Capitolo Generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) ricevuti questa mattina nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico.

Dopo aver ripercorso la storia della istituzione voluta da Papa Pio IX e creata dal vescovo Angelo Ramazzotti, il Papa ha ricordato la novità del Pime, che  sta nel “principio della corresponsabilità di tutte le diocesi per la diffusione del Vangelo ai popoli che ancora non conoscono Gesù Cristo”.

Un pensiero anche ai santi missionari come “Sant’Alberico Crescitelli, Beato Giovanni Battista Mazzucconi, Beato Mario Vergara; e i confessori Beato Paolo Manna e Beato Clemente Vismara. Fra i vostri missionari vi sono 19 martiri, che hanno dato la vita per Gesù in favore del loro popolo, senza riserve e senza calcoli personali”.

E Francesco ricorda che si è o no evangelizzatori, è una passione che nasce da dentro.

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Papa Francesco ricorda l’impegno del mese missionario speciale i cento anni dalla Lettera Apostolica Maximum illud di Papa Benedetto XV. “Come sapete, per celebrare questa ricorrenza ho indetto il Mese Missionario Straordinario, il prossimo ottobre, con questo tema: “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”.

Il fine di questa iniziativa è «risvegliare maggiormente la consapevolezza della missio ad gentes e riprendere con nuovo slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale» (Lettera di indizione, 22 ott. 2017).

E voi missionari siete i protagonisti di questa ricorrenza, affinché sia occasione per rinnovare lo slancio missionario ad gentes, così che tutta la vostra vita, i vostri programmi, il vostro lavoro, le vostre stesse strutture traggano dalla missione e dalla proclamazione del Vangelo linfa vitale e criteri di rinnovamento”.

E attenzione dice il Papa a non confondere evangelizzaione con proselitismo, e dice che nasce da una confusione politico econimicistica della evangelizzazione, che non è cercare nuovi soci ma far vedere Gesù e aprire con la mia vita spazi di fede. 

E per questo nel capitolo, ha detto il Papa mettete: “ la passione e l’urgenza per la missione, che San Paolo sente come propria vocazione, è ciò che desiderate per tutti voi. Pertanto, alla luce di questa Parola-chiave, avete lavorato per comprendere nuovamente, nel vostro Istituto e nel mondo di oggi, la missione ad gentes; per riaffermare il primato dell’unica vocazione missionaria sia per i laici sia per i presbiteri; per scegliere gli ambiti della missione; per impostare l’animazione vocazionale come attività di missione; per verificare il vostro essere comunità e ripensare l’organizzazione del PIME di oggi e di domani”.

E in conclusione il Papa ha aggiunto una riflessione sulla Evangeii nuntiandi ricordando della gioia della evangelizzazione. 

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