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Papa Francesco alla Fao, per sconfiggere la fame bisogna invertire la rotta

Il messaggio del Papa all 42.ma sessione della Conferenza della Fao
Papa Francesco alla FAO in una foto d'archivio  | Vatican Media
Papa Francesco alla FAO in una foto d'archivio | Vatican Media
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Occorre ridisegnare “un'economia a misura d'uomo, non solo soggetta al profitto, ma ancorata al bene comune, amica dell'etica e rispettosa dell’ambiente”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la  42.ma sessione della Conferenza della Fao, in programma a Roma da oggi e venerdì. Lo sguardo del Papa è alla ricostruzione del post pandemia.

Parte da un paradosso: tre quarti di chi ha poco da mangiare è gente che produce da mangiare per il resto del mondo, i contadini che vivono in contesti rurali poveri. 

Il messaggio è inviato a Michał Kurtyka, il ministro polacco del Clima e dell’Ambiente che presiede i lavori della 42.ma sessione della Conferenza Fao in programma in modalità virtuale fino al 18 giugno.
Per il Papa la crisi mondiale innescata dal Covid è opportunità per cambiare certi modelli e chiede lo “sviluppo di un'economia circolare, che garantisce le risorse per tutti, comprese le generazioni future, e promuove l'uso di energie rinnovabili, è vantaggioso”.

La pandemia dovrebbe servire ad  “invertire la rotta seguita finora” investendo “in un sistema alimentare globale capace di resistere alle crisi future”. 

E aggiunge che  mentre, “alcuni seminano tensioni, scontri e falsità, noi, invece, siamo invitati a costruire con pazienza e determinazione una cultura di pace, che sia diretta verso iniziative che abbraccino tutti gli aspetti della vita umana e ci aiutino a respingere il virus dell’indifferenza”e quindi “approfittiamo di questa prova come un'opportunità per preparare il domani per tutti, senza scartare nessuno”.

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